I problemi di soldi tra Renzi e Papa Francesco

di dipocheparole

Pubblicato il 2014-12-14

Un retroscena del Messaggero sull’incontro di ieri in Vaticano

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L’incontro privato tra Matteo Renzi e Papa Francesco di ieri ha un retroscena interessante da raccontare. Lo fa il Messaggero, che dipinge uno scenario non certo lusinghiero per i rapporti tra Stato italiano e Vaticano, e per problemi davvero ricorrenti: quelli di soldi. Secondo il quotidiano romano c’è “distanza” (e per fortuna) tra Renzi e Papa Francesco, su questioni concrete, molto concrete.

Segnali ritenuti preoccupanti a Oltretevere, mescolati a timori profondi. Prima trenta minuti di colloquio a porte chiuse tra Papa Francesco e Renzi, entrambi seduti sotto il quadro della Resurrezione nella biblioteca, poi con il Segretario di Stato, il cardinale Parolin, incontrato in compagnia del ministro degli Esteri Paolo Gentiloni e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Graziano Del Rio: ma il feeling non deve essere scoccato nemmeno con lui.

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L’articolo del Messaggero su Renzi e Papa Francesco

La mancanza di questo feeling, spiega il giornale, è dovuta all’assenza di un’altra caratteristica fondamentale con la quale si riesce ad andare d’accordo con la Santa Sede: la munificenza con i soldi dello Stato. Che quest’anno, causa crisi, pare proprio mancare:

Ormai nel Palazzo Apostolico appare chiara una cosa: a Palazzo Chigi non c’è più un presidente del Consiglio che cerca, come avveniva in passato, nella Chiesa un alleato affidabile sui “valori non negoziabili” o che perlomeno mostrava una certa stabilità nella gestione dei fascicoli aperti, una certa consuetudine nella prassi e una ricorrente generosità. «I soldi a disposizione sono stati messi, il momento è difficile per tutti e non si può fare di più», ha fatto sapere Renzi, lapidario, al cardinale Parolin.

I tagli previsti colpiranno le scuole cattoliche e pure la sanità cattolica, con prevedibili chiusure di tanti istituti. Insomma, non ci crederete: un presidente del Consiglio che in situazione di emergenza economica non dice di sì a tutto quello che vuole la Chiesa. Se davvero Renzi lo fa, il cielo gliene renderà merito.
 

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