Giulia Grillo e Alfonso Bonafede: i due ministri M5S “eroi” del Popolo Arancione free-vax

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2018-06-01

I genitori per la “libertà di scelta” festeggiano il governo del cambiamento che sulla carta dovrebbe abrogare la legge Lorenzin. Ma alcune dichiarazioni della nuova ministra della Salute e del consulente per la vaccination policy del M5S gelano ogni entusiasmo. Oppure no, perché volendo si può tener fede alle promesse fatte da Paola Taverna che aveva annunciato l’abolizione dell’obbligo. La situazione, come sempre per il M5S sui vaccini, è abbastanza confusa

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Oggi è una giornata di festa per il popolo arancione. Finalmente il nuovo ministro della Salute è uno “dei loro”. O almeno così raccontano. Giulia Grillo, nuova Ministro della Salute è infatti una di coloro che in Aula alla Camera si è battuta contro la Legge Lorenzin. La speranza è quindi che la Grillo, che oltretutto è un medico con specializzazione in medicina legale, possa salvare le famiglie freevax. Ma forse gli antivaccinisti hanno cantato vittoria troppo presto.

Cosa pensa Giulia Grillo dei vaccini obbligatori

Il tempo però stringe perché entro luglio i genitori dovranno presentare la documentazione per poter iscrivere i figli al nuovo anno scolastico. Mentre sulla pagina Facebook della Grillo piovono congratulazioni, suppliche, preghiere e post in cui si “ricorda” alla Ministro da che parte deve stare c’è chi nei gruppi novax invita alla calma, temendo magari l’ennesima fregatura. Ma sono una sparuta minoranza, tutti sono invece estremamente soddisfatti dalla nomina della Grillo, e ritengono che presto in Italia si potrà avere finalmente la tanto agognata e sospirata libertà di scelta sui vaccini.

ministro salute giulia grillo vaccini libertà di scelta lorenzin - 1

L’approccio della Grillo alle vaccinazioni obbligatorie è noto: sì alle vaccinazioni (la Grillo non dice esplicitamente che fanno male) ma no all’obbligo. Meglio invece la raccomandazione. Poco importa che fino all’anno scorso i vaccini “raccomandati” registrassero una percentuale di copertura inferiore. La base da cui partire per la neo-ministra è la proposta di legge presentata da Paola Taverna la scorsa legislatura (quella che il consulente per la vaccination policy del M5S definiva “superata” dopo l’approvazione della Lorenzin). In un’intervista concessa due giorni prima delle elezioni la Grillo ricordava che nella proposta di legge: «C’è inoltre una clausola di emergenza e salvaguardia che prevede la possibilità di rendere l’obbligatorietà più vincolante nel momento in cui ci sono situazioni evidenti come il caso del morbillo, in cui si è sicuramente verificato un aumento dei casi di contagio e dunque era giusto intervenire con una misura coercitiva (ed anzi, sarebbe stato meglio estenderla anche all’età adulta), e del calo vaccinale». Insomma la Grillo è a favore dell’obbligo in caso di calo della copertura, come si è ampiamente registrato.

Quindi ora verrà eliminata la legge Lorenzin?

Il dottor Guido Silvestri – che assieme alla senatrice Fattori aveva elaborato la posizione ufficiale del M5S sui vaccini – nel complimentarsi per la nomina della Grillo ricorda che le posizioni della ministra sono “assolutamente pro-vaxx” al punto che cita una frase «l’obiettivo deve essere quello di raggiungere le piu’ alte coperture vaccinali possibili» attribuendola alla deputata a 5 Stelle che però risulta essere contenuta in realtà nella posizione ufficiale del M5S.

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Silvestri dice anche non è possibile cancellare immediatamente la Legge Lorenzin anzi che va preparata una nuova legge (ma come, non c’era il DDL Taverna?) «basata sul principio di raccomandazione (che NON vuol dire “libera scelta”), con un adeguato piano multiennale di transizione e “regioni pilota”, tutte le necessarie risorse finanziarie per informazione ed educazione». In maniera abbastanza eloquente la senatrice Fattori è intervenuta nella discussione sul profilo del Dottor Silvestri postando l’intervista dove la Grillo ribadisce di essere favorevole alle vaccinazioni.

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Il MoVimento 5 Stelle dovrebbe fare chiarezza. In campagna elettorale Paola Taverna ha fatto promesse ben precise. La neo ministra ha detto che si tornerà alla proposta di legge della Taverna e anche nel programma del M5S alla fine la linea era quella. Nel frattempo la maggioranza ha già avanzato diverse proposte per modificare ed indebolire la legge Lorenzin (e anche il contratto di governo va in quella direzione) senza però introdurre eventuali contrappesi. Una volta capito davvero cosa vuole fare si può discutere se l’obbligo sia davvero la soluzione più efficace. Per il momento vale la pena di segnalare che la copertura vaccinale aumenta con l’obbligo.

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Lo ha scritto ieri su Facebook anche Pier Luigi Lopalco pubblicando i dati di un rapporto che analizza l’andamento della copertura vaccinale in Italia dopo l’approvazione della legge sulle vaccinazioni obbligatorie. Come si può vedere la soglia del 95% della copertura è ancora lontana per alcune vaccinazioni quindi come ha detto la stessa ministra c’è la possibilità che l’obbligo rimanga.

L’avvocato freevax che festeggia la nomina di Alfonso Bonafede

Se la posizione della Grillo, critica nei confronti dell’obbligo ma favorevole ai vaccini (anche se nel suo intervento alla Camera nel luglio 2017 era arrivata a scomodare gli esperimenti dei medici nazisti) rimane più incerta quella del nuovo ministro della Giustizia. Quell’Alfonso Bonafede, molto amico di Di Maio e di Giuseppe Conte,  che è stato uno dei consulenti legali di AMEV di Firenze, l’associazione per malati emotrasfusi e vaccinati presieduta dall’Avvocato Marcello Stanca. Stanca è uno dei più acerrimi nemici della legge Lorenzin e proprio tramite AMEV ha organizzato numerose manifestazioni di genitori “free-vax” nonché ha partecipato alla presentazione del ricorso alla Corte Costituzionale nei confronti della legge sulle vaccinazioni obbligatorie.

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Questa mattina l’Avvocato Stanca ha festeggiato la nomina del collega postando una foto che li ritrae assieme. Nel 2010, quando già era entrato a far parte del M5S, Bonafede partecipò ad un incontro d’informazione sulle vaccinazioni infantili al quale erano stati invitati “esponenti favorevoli e contrari alle vaccinazioni” ma dove a quanto pare avevano confermato la presenza il dottor Serravalle (un pediatra che sostiene la correlazione tra vaccini e autismo) e l’avvocato Stanca “da molti anni attivo su tutto il territorio in numerose cause per danni da vaccini”. Nella presentazione del convegno, Bonafede scriveva che “esistono dei dubbi sui vaccini infantili che meritano un’attenta ed approfondita valutazione” spiegando che le aziende farmaceutiche non avvisavano i pediatri delle Gravi reazioni ai vaccini” e chiedendosi infine “Se sono necessari, perché risultano obbligatori solo in Italia a differenza degli altri paesi nel mondo?”. Riusciranno i nostri eroi free-vax ad evitare di vaccinare i loro figli? Non resta che attendere luglio per scoprirlo.

Leggi sull’argomento: Alfonso Bonafede il “ministro” M5S che era consulente legale dei free-vax

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