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Giorgio Parisi: il Nobel per la Fisica a un italiano
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2021-10-05
Giorgio Parisi ha vinto il premio Nobel per la Fisica insieme al tedesco Hasselman e all’americano Manabe
Giorgio Parisi ha vinto il premio Nobel per la Fisica insieme al tedesco Hasselman e all’americano Manabe. Parisi, professore emerito di Sapienza Università di Roma e già presidente dell’Accademia Nazionale dei Lincei, era tra i candidati per il Nobel grazie alle “sue scoperte rivoluzionarie nel campo della cromodinamica quantistica e dello studio dei sistemi disordinati complessi”
Giorgio Parisi: il Nobel per la Fisica a un italiano
Il Premio Nobel per la Fisica 2021 è stato assegnato “per i contributi innovativi alla nostra comprensione dei sistemi complessi” metà e congiuntamente all’americano Syukuro Manabe e al tedesco Klaus Hasselmann “per la modellazione fisica del clima terrestre, quantificando la variabilità e prevedendo in modo affidabile il riscaldamento globale” l’altra metà del Nobel per la Fisica 2021 è stata assegnata al fisico italiano Giorgio Parisi “per la scoperta dell’interazione tra disordine e fluttuazioni nei sistemi fisici dalla scala atomica a quella planetaria”. Quello di Giorgio Parisi è il 21esimo Nobel vinto da un italiano, il sesto per la Fisica insieme a quelli di Enrico Fermi, Guglielmo Marconi, Emilio Segrè, Carlo Rubbia, Riccardo Giacconi. L’annuncio è stato dato come da tradizione dall’Assemblea dei Nobel al Karolinska Institutet di Stoccolma in Svezia, e trasmesso in diretta via Internet e social network.
Il Premio Nobel per la Fisica 2021 Giorgio Parisi è il sesto fisico italiano insignito con il prestigioso riconoscimento dall’Assemblea dei Nobel al Karolinska Institutet di Stoccolma in Svezia. Il primo Nobel per la Fisica ad un italiano è stato assegnato nel 1909 a Guglielmo Marconi, si è poi dovuto aspettare fin o al 1938 per un nuovo riconoscimento alla fisica del nostro Paese con Enrico Fermi nel 1938 “per la sua dimostrazione dell’esistenza di nuovi elementi radioattivi prodotti da irraggiamento neutronico, e per la relativa scoperta delle reazioni nucleari indotte da neutroni lenti”. Nel 1959 è stato premiato Emilio Gino Segrè con Owen Chamberlain “per la loro scoperta dell’antiprotone”. Il Nobel viene poi assegnato nel 1984 a Carlo Rubbia ex equo con Simon van der Meer Paesi Bassi Paesi Bassi “per il loro contributo decisivo al grande progetto, che ha portato alla scoperta delle particelle W e Z, comunicatori di interazione debole”. Nel 202 a conquistare il Nobel è stato l’italo americano Riccardo Giacconi, “per i contributi pionieristici all’astrofisica, che hanno portato alla scoperta di sorgenti cosmiche di raggi X”.
Giorgia Parisi è nato a Roma nel 1948. Si è laureato in Fisica a Roma, alla Sapienza nel 1970 sotto la guida di Nicola Cabibbo. Ha iniziato la sua carriera scientifica ai Laboratori Nazionali di Frascati dell’INFN, prima come membro del CNR (1971-1973) e successivamente come ricercatore dell’INFN (1973-1981). Durante questo periodo ha trascorso lunghi soggiorni all’estero, prima alla Columbia University di New York (1973-1974), all’Institut des Hautes E’tudes Scientifiques a Bures-sur-Yvettes (1976-1977), all’Ecole Normale Supèrieure di Parigi (1977-1978). Nel 1981 ottiene la cattedra di fisica teorica nel 1981 all’Università di Tor Vergata, poi nel 1992 passa a La Sapienza con la medesima cattedra. Lì, dove ha conseguito la laurea, ha insegnato fisica teorica, teorie quantistiche, fisica statistica, probabilità. Ha partecipato insieme a Nicola Cabibbo ed altri fisici, al progetto APE100. Dal 2018 è presidente dell’Accademia Nazionale dei Lincei, di cui era socio fin dal 1988.
É conosciuto anche dal grande pubblico per i suoi interventi televisivi. Ad esempio in questo video lo potete vedere confrontarsi con il noto medico Matteo Bassetti sulla possibilità di una quarta ondata: “C’è la possibilità di una quarta ondata, dobbiamo prepararci a evitarla. Se la campagna vaccinale finisce in tempo e se poi da qualche parte del mondo verso settembre scoppiasse una nuova variante dovremmo lanciare una nuova campagna vaccinale di richiamo entro l’autunno”.