Fact checking
L’idolo dei free-vax Dario Miedico fonda un partito e si candida alle Politiche 2018
di Giovanni Drogo
Pubblicato il 2018-01-09
Evidentemente non bastava il partito della senatrice (ex M5S) Paola De Pin. Anche il medico radiato Dario Miedico vuole andare in Parlamento assieme a colleghi e genitori Free Vax, ma il variegato movimento arancione dei genitori antivaccinisti è spaccato e teme di buttare via il proprio voto
Il popolo free-vax ha perso la fiducia nei partiti? Per mesi i Genitori Preoccupati hanno tirato per la giacchetta i parlamentari delle più disparate formazioni politiche nella speranza di far abrogare la legge Lorenzin sulle vaccinazioni obbligatorie. Molti però sono rimasti delusi dalla posizione ufficale del M5S sui vaccini. Altri invece non hanno gradito la decisione di Adriano Zaccagnini di lasciare MDP e candidarsi con Insieme, formazione che riunisce socialisti, verdi e civici che si schiererà alle prossime elezioni con il centrosinistra guidato dal Partito Democratico in coalizione.
I medici freevax si buttano in politica
Zaccagnini insomma potrebbe trovarsi nello stesso schieramento con la ministra della Salute Lorenzin e anche – qualora il PD lo candidasse – con il dottor Roberto Burioni. Come fare allora per far sentire in Parlamento la voce dei genitori che credono che i vaccini siano la causa dell’autismo e di tante altre brutte malattie? Se – come diceva qualche giorno fa il dottor Franco Trinca – è in atto “un progetto di genocidio” l’unico modo per fermarlo è quello di gettarsi nella mischia. Ed è per questo che il medico radiato Dario Miedico ha deciso di dare vita ad una formazione politica che raccolga i consensi dei genitori informati.
Il progetto politico di Miedico si chiamerà SìAmo e il programma è chiaro. Al primo punto c’è infati l’abrogazione della tanto odiata legge 119/2017. A seguire varie ed eventuali come la “riacquisizione della sovranità alimentare”, la “rinazionalizzazione della Banca d’Italia” e la “denuncia del debito illegittimo” passando ovviamente per la restituzione della sovranità al popolo. Se anche a voi sembra molto il programma delle prime liste civiche ispirate a Beppe Grillo, l’impressione è quella giusta.
Chiunque si può candidare, c’è posto per tutti, Dario Miedico ha rivolto un appello alle mamme, ai papà e ai nonni chiedendo loro di scendere in campo: «Smettetela di delegare: presentatevi e venite con me a provare a cambiare questo Paese!». Non si sa se ci sono dei “big” che hanno già accolto l’invito di Miedico. Una rapida occhiata al whois del sito di SìAmo ci rivela che il dominio è intestato a Rossana Becarelli da Torino. Già candidata sindaco nel capoluogo piemontese nel 2011 con la lista “Coscienza Comune” la dottoressa Becarelli (ex direttore sanitario dell’ospedale San Giovanni Antica Sede di Torino) è un’altra delle voci critiche contro la legge sui vaccini obbligatori e spesso ha difeso medici radiati come Miedico o Roberto Gava dalle decisioni prese dall’Ordine. Non è chiaro però al momento se SìAmo ha già iniziato la raccolta delle firme necessarie per potersi presentare alle elezioni del 4 marzo.
Il dubbio dei genitori antivax: chi votare il 4 marzo?
Ma per gli antivax e i freevax italiani c’è solo l’imbarazzo della scelta. Ma molti genitori preoccupati temono che siano troppi i micropartiti da votare e che quindi ci sia il rischio concreto di disperdere il voto con il rischio che nessuno possa superare la soglia di sbarramento del 3%. Un’ipotesi potrebbe essere la coalizione (dove la soglia è al 10%) ma non è una strada che sembra praticabile. A sostenere le ragioni dei Genitori Preoccupati e dei medici radiati ci sono formazioni politiche molto diverse tra loro. Difficile che la Lista del Popolo di Ingroia e Giulietto Chiesa possa coalizzarsi con il Popolo della Famiglia di Adinolfi. È più probabile che SìAmo si trovi invece in sintonia con Riscossa Italia, il partito fieramente sovranista guidato dall’ex pentastellata Paola De Pin.
Un altro famoso medico “free vax” che mira al parlamento è il già citato Franco Trinca. Anche lui ha un suo movimento, dal nome suggestivo: Governo Etico. Trinca ha le idee molto chiare non solo sui vaccini obbligatori ma anche sul debito pubblico, l’euro e la “moneta prestata a debito” (che è una perifrasi con la quale in genere si indica il signoraggio bancario).
Trinca a quanto pare sarebbe anche disposto a collaborare con Miedico, ma c’è un però. Fino a ieri il guru free-vax non si è degnato di informare il collega della sua iniziativa politica. La via dell’unità – ha spiegato Trinca su Facebook – “prevederebbe modalità inclusive e non chiuse”. Non è detta però l’ultima parola e Trinca lascia la porta aperta a Miedico nel nome del bene superiore della Causa Comune. La maggior parte dei genitori però è scettica sull’efficacia di presentare così tante liste e c’è chi dice che non serve a nulla eleggere un parlamentare contro l’obbligo se la maggioranza dl Parlamento è a favore.
Il MoVimento 5 Stelle prova ancora ad intercettare i voti dei free-vax. Ieri il deputato Matteo Mantero ha ricordato che quando il M5S sarà al governo “aboliremo l’assurdo decreto legge della Lorenzin sull’obbligo vaccinale” ricordando ai Genitori Preoccupati chi sta davvero combattendo la buona battaglia. E non è un caso che il 18 dicembre 2017 il presidente di Corvelva sia stato invitato a partecipare ad un dibattito dal titolo “Vaccinazioni obbligatorie? L’obbligatorietà dei vaccini tutela realmente la salute dei nostri figli?” al quale hanno preso parte Luigi Gaetti Senatore del Movimento 5 stelle e Elena Martinez dottoressa candidata alle parlamentarie (e già candidata per il M5S a Padova nel 2014). Tutti e due – ha fatto sapere Donolato ai suoi – «hanno da subito sottolineato che sono contrari a questa legge ma hanno anche dichiarato perentoriamente: “lo Stato deve convincere i cittadini a vaccinarsi perché le vaccinazioni sono importanti e utili!”». Perché la posizione del M5S è chiara: sono contro l’obbligatorietà ma sono per la massima copertura vaccinale possibile. I Genitori Preoccupati invece non vogliono vaccinare, né costretti né facendosi convincere che è cosa buona e giusta.