Fate un bel respiro: i brethariani a Openspace

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2015-11-02

La galleria di follie alimentari di Openspace: fruttariani, supercarnivori e quelli che si nutrono di luce e d’aria. Li abbiamo conosciuti per voi. Ok, si fa per dire

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Ieri è andata in onda la quarta e ultima puntata di Openspace, il progrmma che insegue le notizie “di tendenza” sull’Interwebs. Dopo le polemiche sulla faccenda dell’OMS e della carne rossa “cancerogena” la Toffa ha parlato di alimentazione. Ovviamente parlare di cibo in modo normale, nel Web, non è possibile e quindi anche su Openspace si è deciso di dare spazio al modo in cui il mangiare viene rappresentato in Rete. Ognuno fa parte di una fazione, o di una frazione di una fazione, perché sull’Internet maggiormente che nel mondo reale ciò che mangi definisce ciò che sei.

Il pranzo è servito

Ecco quindi che assieme a Joe Bastianich c’erano una serie di rappresentanti di diversi stili alimentari accomunati tutti dal fatto di essere diete estreme, perché la normalità e l’equilibrio non fanno abbastanza audience. Il rugbista della Nazionale Mirco Bergamasco, in rappresentanza della squadra dei vegani, ha preparato una tarte tatin vegana che ha ricevuto l’approvazione del giudice di Masterchef. Damiano Trinca, un sostenitore della Paleo Diet, che è sostanzialmente l’esatto opposto della dieta vegana ovvero mangiare solo carne, in quantità davvero eccessive come “facevano” i nostri progenitori preistorici che mangiavano bisteccone di brontosauro e di mammut per colazione, pranzo e cena e vivevano molto a lungo, trenta o quarant’anni. Luis Alberto Naupay, un fruttariano scalzo che ci ha spiegato che anche la loro dieta sia quella “originale” dell’uomo primitivo. Per i fruttariani crudisti (che non hanno ancora scoperto il fuoco e la ruota) è possibile vivere nutrendosi solo di frutta tra i dubbi di Bastianich che teme di diventare una scimmia e della nutrizionista Stefania Ruggieri che denuncia i rischi sul lungo periodo di uno stile alimentare poco vario. Basta dare una rapida occhiata al profilo del fruttariano di Openspace per vedere che c’è anche qualcosa d’altro di molto interessante nel persionaggio, ad esempio il fatto che sia uno di quelli che condividono gli scritti dell’omeopata Roberto Gava, uno tra i  più grandi avversari delle vaccinazioni in età pediatrica:
 
luis alberto naupay vaccini
 
Il bello è che sia che il supercarnivoro che il fruttariano sostengono che grazie al loro regime alimentare i loro esami del sangue sono perfetti e non hanno più bisogno di prendere medicinali perché non si ammalano più. Poi la Toffa ha lanciato un servizio girato qualche giorno fa assieme a Emma e Bianca le due freegan veneziane intervistate da Repubblica già due anni fa (forse sono le uniche due freegan italiane?). I freegan sono coloro che non tollerando gli sprechi della nostra società consumistica vanno a rovistare nei rifiuti della grande distribuzione per cercare tra gli scarti prodotti ancora buoni che i supermercati gettano perché sono considerati non vendibili (si tratta prevalentemente di cibi in scadenza o la cui confezione è danneggiata).
openspace respirariani breathariani
Si è arrivati poi al mostro finale dell’alimentazione: i breathariani. Definita come la dieta “più estrema di tutte” e come “l’ultima tendenza in fatto di dieta” il Respirianesimo come si può immaginare consiste nel non mangiare cibo. O meglio di nutrirsi di aria. In studio a spiegarci come si fa a vivere e ad essere respiriariani c’era Nicolas Pilartz, amministratore del gruppo Facebook “Alimentazione Pranica” respirariano da tre anni e mezzo che si nutre d’aria da venti giorni (mangia in totale cinquanta volte all’anno). Un po’ come fa Giacinto Pannella durante quelli che vengono chiamati scioperi della fame e che per tutti gli altri si chiamano digiuni. I respirariani però non si limitano a non mangiare ma sostengono di astenersi anche dal bere acqua, per parecchi giorni. Anche Pilartz sostiene che la sua dieta lo ha fatto guarire da diverse malattie e che ne ha tratto enormi benefici. Inutile dire che è un “regime alimentare” davvero molto pericoloso per l’organismo. Non sempre chi si nutre di luce e aria fa una bella fine, ad esempio ad inizio d’anno il santone Djesael era morto dopo un digiuno rituale di purificazione senza cibo né acqua che si era protratto per tre settimane. Stranamente il respirariano di Openspace dice di essere a digiuno da venti giorni ma dice di aver bevuto un caffè (con un cucchiaino di miele) e dell’acqua. Ci sarebbe da pensare che non sia un vero respirariano, oppure si tratta di un breathariano della corrente Panelliana (una dieta che come effetti benefici ha la raccolta firme per i referendum). Niente di davvero eccezionale.

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