Ennio Morricone è morto

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-07-06

È stato uno dei più importanti compositori italiani e le sue colonne sonore ci hanno regalato emozioni purissime e ricordi indimenticabili. Ennio Morricone è morto nella notte in una clinica romana per le conseguenze di una caduta

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È stato uno dei più importanti compositori italiani e le sue colonne sonore ci hanno regalato emozioni purissime e ricordi indimenticabili. Ennio Morricone è morto nella notte in una clinica romana per le conseguenze di una caduta. Il premio Oscar, grande musicista e compositore, autore delle colonne sonore più belle del cinema italiano e mondiale da Per un pugno di dollari a Mission a C’era una volta in America da Nuovo cinema Paradiso a Malena , aveva 93 anni. Qualche giorno fa si era rotto il femore.

Ennio Morricone è morto: i capolavori che ci ha lasciato

L’elenco dei capolavori che Morricone ha regalato alla musica contemporanea e delle melodie immortali che ha composto è lunghissimo. Ha ricevuto il premio Oscar onorario alla carriera “per i suoi contributi magnifici all’arte della musica da film” dopo essere stato nominato per 5 volte tra il 1979 e il 2001 senza aver mai ricevuto il premio. Una delle colonne sonore più conosciute è quella del film The Mission:

In questo spezzone del concerto all’Arena di Verona “Voci dal silenzio” possiamo ammirare l’esecuzione di Nuovo Cinema Paradiso con la sua conduzione:

In questo concerto a Roma invece Morricone conduce l’orchestra che esegue C’era una volta in America:

Ma della collaborazione con Sergio Leone si ricorda anche il ciclo di Western; C’era una volta il West è uno di questi:

Imperdibile è anche Il buono, il brutto e il cattivo:

E come non ricordare La leggenda del pianista sull’oceano, classico di Giuseppe Tornatore in cui la musica è al servizio della storia: qui Morricone scrive duetti che sembrano duelli (come nella scena della sfida tra Jerry Roll Morton e Novecento).

Un’altra delle sue opere più iconiche è Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto, film di Elio Petri con Gian Maria Volonté:

Un efficace compendio della sua opera immortale si può ascoltare nella Platinum Collection: 3 compact disc con qualità di registrazione ottima che raccontano il suo viaggio musicale in più di cinquant’anni di attività al servizio dei più grandi registi italiani:

ennio morricone platinum collection

Mentre poco conosciuto ma assolutamente fantastico è l’album Pearls, in cui Amii Stewart canta le melodie di Morricone diretta dal Maestro:

Ennio Morricone: funerali in forma privata

La famiglia del premio Oscar attraverso l’amico e legale Giorgio Assumma fa sapere che i funerali si terranno in forma privata “nel rispetto del sentimento di umiltà che ha sempre ispirato gli atti della sua esistenza”. Morricone, si legge nella nota, si è spento “all’alba del 6 luglio in roma con il conforto della fede”, Assumma. aggiunge che il maestro “ha conservato sino all’ultimo piena lucidità e grande dignità. ha salutato l’amata moglie Maria che lo ha accompagnato con dedizione in ogni istante della sua vita umana e professionale e gli è stato accanto fino all’estremo respiro ha ringraziato i figli e i nipoti per l’amore e la cura che gli hanno donato. ha dedicato un commosso ricordo al suo pubblico dal cui affettuoso sostegno ha sempre tratto la forza della propria creatività”.

ennio morricone quentin tarantino

Venerato come un maestro del mondo cinematografico, Ennio Morricone ha arricchito centinaia di film con il suo talento musicale, costruendo, dall’Italia, la sua reputazione con le musiche per leggendarie pellicole ambientate nel selvaggio West americano. Morricone è famoso per le colonne sonore per i film western all’italiana, collaborando con registi come Sergio Leone, Duccio Tessari e Sergio Corbucci, con titoli come la Trilogia del dollaro, Una pistola per Ringo, La resa dei conti, Il grande silenzio, Il mercenario, Il mio nome è Nessuno e la Trilogia del tempo. Tra i tanti film musicati anche Cinema Paradiso di Giuseppe Tornatore e Novecento di Bernardo Bertolucci. Nel 2007 Morricone ha ricevuto il premio Oscar alla carriera, dopo essere stato nominato per 5 volte. Nel 2016 ha ottenuto il suo secondo Oscar per le partiture del film di Quentin Tarantino “The Hateful Eight”, per la quale si è aggiudicato anche il Golden Globe.

Quando la RAI offrì a Morricone 10mila euro per una colonna sonora

In un’intervista rilasciata nel 2016 ad Aldo Cazzullo sul Corriere della Sera Ennio Morricone parlò anche di una sua trattativa con la Rai per un lavoro finita male perché l’offerta economica era ridicola. La cifra che dice Morricone è talmente bassa per le attività di composizione e registrazione di una colonna sonora da sembrare inverosimile: 10mila euro.

Con la Rai ho chiuso. L’ultima volta mi hanno cercato per un’opera di Alberto Negrin. Mi hanno detto: “Ci sono 10 mila euro per lei e per l’orchestra”. Ora, io posso anche decidere di lavorare gratis per la tv del mio Paese, ma i musicisti vanno rispettati. Incidere una colonna sonora con un’orchestra costa almeno 20, 30, forse 40 mila euro. È stato un momento di grande imbarazzo. Così ho dovuto dire: basta, grazie». Ma se la Rai tornasse a chiamarla? «Non credo che lo faranno. È una storia finita. Li capisco. Sono ristrettezze necessarie, le condivido anche; ma non posso chiedere ai musicisti di suonare a loro spese».
Con la Rai ho chiuso. L’ultima volta mi hanno cercato per un’opera di Alberto Negrin. Mi hanno detto: “Ci sono 10 mila euro per lei e per l’orchestra”. Ora, io posso anche decidere di lavorare gratis per la tv del mio Paese, ma i musicisti vanno rispettati. Incidere una colonna sonora con un’orchestra costa almeno 20, 30, forse 40 mila euro. È stato un momento di grande imbarazzo. Così ho dovuto dire: basta, grazie». Ma se la Rai tornasse a chiamarla? «Non credo che lo faranno. È una storia finita. Li capisco. Sono ristrettezze necessarie, le condivido anche; ma non posso chiedere ai musicisti di suonare a loro spese».

Il riferimento ad Alberto Negrini fa pensare a Un tango per la libertà, fiction in due puntate diretta dal regista e andata in onda nel 2016 (ma Negrini ha diretto opere simili per la Rai anche in anni precedenti). In ogni caso pretendere un budget così basso per un’orchestra, per un direttore e per un compositore sembra davvero quasi un’offesa al prestigio dell’autore (a meno di un probabile misunderstanding). Intanto Michele Anzaldi, che non ha ancora attaccato i direttori di rete da quando ne sono stati nominati di nuovi dal nuovo DG scelto dall’azionista di maggioranza della Rai (il governo), coglie l’occasione per tornare a parlare del tema: «È grave che in Rai si presenti il paradosso per cui si spendono decine di migliaia di euro per pagare l’intervista al già allora ex ministro greco Varoufakis, che fece sapere di essere andato gratis alla Bbc ma di aver ricevuto soldi dalla tv pubblica italiana, e poi si facciano risparmi sul maestro Ennio Morricone, come denunciato da lui stesso. Il servizio pubblico dovrebbe scusarsi e chiarire se ci sono state responsabilità nel rapporto con il grande musicista appena insignito di un nuovo premio Oscar», faceva sapere il deputato del Partito democratico e segretario della commissione di Vigilanza Rai. «Nell’azienda che con un cavillo ha deciso di non rispettare il tetto agli stipendi dei manager pubblici può accadere – ha sottolineato Anzaldi – che un maestro come Morricone decida di rompere ogni rapporto dopo che avrebbe subito l’umiliazione del lavoro suo e della sua orchestra. In attesa che la vicenda venga chiarita, aumentano però i dubbi sull’incerta valorizzazione del settore culturale e musicale in Rai, dal mancato utilizzo a pieno dell’orchestra interna fino alla perdita della trasmissione dei ‘David di Donatello’. Eppure la promozione e la diffusione culturale rappresentano uno dei cardini del contratto di servizio Rai».

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