Opinioni
Le fregnacce di Di Maio sulla CNN e il coronavirus dall’Italia al resto del mondo
di dipocheparole
Pubblicato il 2020-03-05
Non contento di prendersela ogni tanto con i media nostrani che dicono la verità, oggi Luigi Di Maio, nientemeno che ministro degli Esteri italiano, sulla sua pagina facebook accusa la CNN di avere “una visione distorta della realtà” perché ha pubblicato la foto di due cellulari che cuociono le uova (no, quello l’ha fatto Beppe […]
Non contento di prendersela ogni tanto con i media nostrani che dicono la verità, oggi Luigi Di Maio, nientemeno che ministro degli Esteri italiano, sulla sua pagina facebook accusa la CNN di avere “una visione distorta della realtà” perché ha pubblicato la foto di due cellulari che cuociono le uova (no, quello l’ha fatto Beppe Grillo, quello che diceva che l’AIDS non esiste mentre per Paola Taverna il morbillo party è una cosa buona) ha pubblicato una cartina che mostra i casi di Coronavirus nel mondo collegati al focolaio italiano. Ovviamente ha condito il post con una buona dose di complottismo:
Il punto però non è la CNN, questo è solo un esempio, perché sono anche altri i media internazionali che stanno dipingendo l’Italia in modo sbagliato. Mi chiedo quale sia l’intento. Discriminare un Paese che ha una sanità pubblica e che sta gestendo al meglio, nonostante decenni di tagli, una situazione complessa ed emergenziale in alcune zone?
La disinformazione di alcune testate fa a pugni non con delle opinioni, ma con i dati numerici: l’Italia è la nazione che sta gestendo con più rigore questa emergenza, che, come sappiamo, si è sviluppata in Cina. Noi crediamo che controllare la salute delle persone facendo più tamponi sia serio. Crediamo che prendere misure restrittive per proteggere la salute dei nostri cittadini sia sacrosanto. Crediamo anche che la caccia agli untori sia una cosa da lasciare al Medioevo.
Ora, la cartina della CNN ha sicuramente la caratteristica di essere più aggiornata rispetto a quella pubblicata dal Giornale due giorni fa e che mostra come in effetti l’Italia abbia esportato il virus nel mondo: abbiamo infatti ricordato nei giorni scorsi come la Russia ha “festeggiato” il suo primo malato di COVID-19 segnalando che il cittadino russo era stato a Milano, mentre persino in Cina una persona ammalata è risultata contagiata in Italia e non da Wuhan. Non solo: anche in Croazia, Austria e addirittura Nigeria SARS-CoV-2 è arrivato grazie all’Italia.
Nell’infografica del Giornale si riepilogavano i casi uno per uno: due casi olandesi del 28 febbraio scorso erano legati al focolaio del Nord Italia, in Spagna un giornalista sportivo che ha seguito Atalanta-Valencia è risultato positivo, in Francia un 54enne tornato ad Annecy dopo un viaggio in Lombardia si è scoperto malato, in Istraele un turista rientrato dall’Italia aveva il Coronavirus, alle Canarie un medico italiano, in hotel a Tenerife con la moglie, è risultato positivo il 24 febbraio scorso. Tutti casi pienamente riscontrabili come quello del Brasile: anche lì un malato veniva dall’Italia. Anche i tre casi del Messico – indicati dalla CNN – sono collegati all’Italia. Ovviamente sarebbe troppo chiedere a Giggetto di verificare prima di dire fregnacce. Ma al ministro degli Esteri lo possiamo chiedere?