Cultura e scienze

Come l’Italia ha esportato il Coronavirus nel mondo

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-03-03

Il Giornale ha riepilogato oggi in un’infografica i casi di Coronavirus nel mondo collegati all’Italia: “Italiani untori del pianeta Terra?”

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Una battuta che circola in questi giorni sui social network dice che il Coronavirus è come la pasta: l’hanno inventata i cinesi ma agli italiani va il merito di averla fatta girare nel resto nel mondo. E in effetti ieri la Russia ha “festeggiato” il suo primo malato di COVID-19 segnalando che il cittadino russo era stato a Milano, mentre persino in Cina una persona ammalata è risultata contagiata in Italia e non da Wuhan. Non solo: anche in Croazia, Austria e addirittura Nigeria SARS-CoV-2 è arrivato grazie all’Italia. Il Giornale ha riepilogato oggi in un’infografica i casi di Coronavirus nel mondo collegati all’Italia:

Italiani untori del pianeta Terra? Poco ci manca, almeno a giudicare dalle misure prese dai governi di ogni continente per limitare i contatti con i nostri compatrioti. Ma anche dai toni usati dai media stranieri, che variano a seconda degli stili nazionali e dell’attitudine nei nostri confronti. […] Già due compagnie aeree degli States hanno sospeso i collegamenti con Milano per due mesi, e poi si vedrà. Stessa iniziativa è stata presa, tra gli altri, da Francia, Russia, Spagna e Grecia. Voli sospesi anche da e per la Turchia, per altro pronta a far arrivare anche dalle nostre parti senza tante cerimonie decine di migliaia di profughi e migranti economici che sta provvedendo a sospingere verso il confine greco.

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Come l’italia ha esportato il Coronavirus nel mondo (Il Giornale, 3 marzo 2020)

Attenzione a recarsi in una quantità di Paesi che sono pronti a collocare in quarantena chi arriva dall’Italia: fanno parte della lista la Gran Bretagna (solo per chi arriva dal Nord), e l’India, ma anche la stessa Cina, dove si è già registrato il primo caso «di ritorno» su una persona proveniente dal nostro Paese. Una varietà di misure  meno drastiche ma comunque spiacevoli, dalla quarantena volontaria ai controlli sanitari a bordo degli aerei, dal questionario sugli spostamenti all’obbligo di contattare le strutture sanitarie una volta sbarcati, sono state prese a carico degli italiani da una lunga lista di Paesi.

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