De Luca ha sprecato 3 milioni di euro per le Card vaccinali in Campania?

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-06-10

Con l’entrata in vigore del Gren Pass europeo, quel documento fornito dalla Regione diventa inutile. Ma è costato moltissimo per le casse dell’amministrazione

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L’approvazione del Green Pass europeo rivoluzionerà il modo di viaggiare in tempi di pandemia. Il documento – in versione digitale – permetterà a tutti i cittadini di potersi spostare di Stato in Stato, dando di nuovo il via libera alla mobilità all’interno del Vecchio Continente. Conterrà la certificazione dell’avvenuta vaccinazione, l’eventuale “superamento” della malattia o l’esito negativo di un tampone per diagnosticare l’infezione da Sars-CoV-2. Tutto ciò rende vana quella Card Campania per cui Vincenzo De Luca ha speso oltre 3 milioni di euro di soldi pubblici?

Card Campania, con il Green Pass la Regione ha sprecato 3 milioni di euro?

Come riporta il quotidiano La Repubblica, la Regione Campania non ha badato a spese per far realizzare queste card vaccinali destinate a tutti qui cittadini immunizzati.

3.045.010 euro. Questa è la cifra complessiva con cui è stata commissionata alla società Ermes srl, l’unica società a presentare un’offerta, la produzione delle tessere che andranno a tutti campani vaccinati.

Adesso, alla luce dell’approvazione del Green Pass, questa cifra sembra essere uno spreco di denaro pubblico. Infatti, il passaporto vaccinale europeo – anche a livello gerarchico – è riconosciuto a livello internazionale e permette la mobilità tra Stati. Insomma, soppianta – di fatto – quel che voleva essere la Card Campania.

La discussione è ancora in atto e non è detto che quesi 3 milioni di euro siano del tutto sprecati. Occorrerà capire – e la speranza è che una risposta arrivi nei prossimi giorni, o comunque entro la fine di giugno – se quella Card possa essere considerata compatibile con il Green Pass europeo. In caso di esito positivo, la mossa di Vincenzo De Luca sarà stata solamente un gioco d’anticipo. In caso contrario, rappresenterebbe un gravoso dispendio di fondi pubblici per un qualcosa di inutile. Il tutto senza considerare la ferma posizione del Garante della Privacy che qualche settimane fa a bocciato questo documento.

 

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