Daniele De Santis: la perizia sulla morte di Ciro Esposito

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2014-09-11

I carabinieri smentiscono i testimoni dell’agguato in quel maledetto giorno di maggio

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La perizia dei carabinieri cambia tutto nell’indagine su Daniele De Santis per la morte di Ciro Esposito. Rispetto a ricostruzioni e testimonianze, il divario è notevole perché spariscono sia i protagonisti dell’agguato sia le parole sulla posizione di Esposito (e degli altri che hanno colpito De Santis dopo il suo attacco – solitario? – al pullman dei tifosi del Napoli) al momento dei fatti. La ricostruzione dei carabinieri su Repubblica:

La scena inizia con De Santis, impegnato a lanciare bombe carta e fumogeni contro i pullman dei tifosi partenopei. La reazione è scontata: un gruppo di napoletani, 20 o 30, inizia a inseguire “Gastone”. La fuga dell’ultrà giallorosso è brevissima. Dopo aver tentato di chiudere il cancello del vialetto che porta al Ciak Village e alla polisportiva Boreale, il circolo dove si trova l’abitazione dell’ultrà giallorosso, «De Santis cade a terra viene aggredito e inizia a perdere abbondantemente sangue. Non si esclude che in questa fase sia stato utilizzato il coltello a serramanico per mano di uno dei tifosi partenopei. Dopo avvengono gli spari in rapida successione ». Poi la pistola si inceppa. «In tale situazione concitata — scrivono ancora i periti — è probabile che gli aggressori abbiano anche tentato di afferrare l’arma, generando una resistenza sul carrello- otturatore della pistola (che, altra ipotesi, potrebbe essersi sporcata dopo essere caduta nella pozza di sangue dell’ultrà giallorosso, ndr)». I tecnici continuano e tentano di trovare una spiegazione ai contraddittori risultati dello stub effettuato subito dopo la sparatoria: «I corpi degli aggressori sarebbero stati molto vicini a quello di De Santis e non si esclude che possano aver schermato il deposito delle particelle dello sparo sulla felpa ».

daniele de santis ciro espositoAntonella Leardi, mamma di Esposito, contesta le risultanze della perizia (tirando in ballo tra l’altro gli avvocati di Gastone, che non hanno avuto un ruolo nella stessa):

«È tutta una montatura, non possono provare nulla. De Santis non è stato picchiato prima di fare fuoco, non esiste. Sono sconvolta, ma capisco anche che i legali di “Gastone” stiano facendo il loro lavoro, stiano cercando di salvare il loro cliente».

Anche il Corriere pubblica una ricostruzione dell’accaduto, con illustrazioni di Franco Portinara:

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