Cristian Ghilli, la stella del tiro al volo morto dopo un colpo accidentale mentre cacciava

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-01-07

Cristian Ghilli, stella nascente del tiro al volo italiano, è morto dopo un incidente durante una battuta di caccia: è inciampato e il suo fucile ha fatto fuoco, colpendolo all’addome

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È inciampato mentre raccoglieva gli ultimi bossoli al termine di una battuta di caccia, il suo fucile ha sparato, colpendolo all’addome e alla mano: è morto così Cristian Ghilli, diciannovenne stella nascente del tiro a volo italiano e campione juniores di skeet. La tragedia – di cui dà notizia Repubblica – è avvenuta ieri pomeriggio in un bosco di Montecatini Val di Cecina, vicino Pisa. I sanitari sono intervenuti nel giro di pochi minuti, ma per il ragazzo non c’è stato niente da fare: si è accasciato davanti agli occhi sbarrati degli amici che erano con lui. Indagini sono ora in corso da parte dei carabinieri per ricostruire l’incidente, anche se al momento non sembrano esserci dubbi sulla dinamica. Inutile il trasferimento in ambulanza all’ospedale di Cecina e l’operazione di urgenza: intorno alle 22 il decesso, accolto con strazio da amici e familiari. Si sono uniti al dolore anche la sezione Federcaccia di Capannori e la società (sempre a Cecina) per la quale Ghilli gareggiava.

Cristian Ghilli, la stella del tiro al volo morto dopo un colpo accidentale all’addome mentre cacciava

Nato a Pontedera, classe 2002, era campione del mondo di tiro a volo specialità skeet in due categorie su tre: a squadre, specialità skeet, e mix team in coppia con Sara Bongini, oltre a una medaglia di bronzo individuale. Ghilli, appassionato cacciatore, preferiva la caccia alla migratoria e fra i suoi primi sostenitori cerano i suoi familiari, in particolare il nonno Piero. Apparteneva alle Fiamme Oro, la squadra sportiva della polizia di Stato. Visti i successi in serie ottenuti dopo aver avuto la licenza per il porto d’armi aveva iniziato ad essere considerato uno dei talenti più cristallini della specialità. Al punto da essere notato dall’ex campione olimpico Andrea Benelli, che lo aveva inserito nella squadra italiana ai campionati del mondo a Lima, in Perù, manifestazione in cui Ghilli aveva ottenuto ben tre medaglie.

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