Cos’è la prosopagnosia, il disturbo di cui soffre (senza diagnosi) Brad Pitt

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-07-08

Brad Pitt ha dichiarato in un’intervista a GQ di soffrire di prosopagnosia: non riesce a riconoscere i volti delle persone, neanche quelle a lui care

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In un’intervista a GQ Brad Pitt ha rivelato di soffrire di prosopagnosia, un disturbo neurologico che gli rende impossibile riconoscere i volti delle persone, anche quelle a lui più care. “Nessuno mi crede! Voglio incontrare un’altra persona che ne soffre”, ha dichiarato la star di Hollywood, che afferma di esserne affetto dal 2013. Nessun medico gli ha mai diagnosticato questa condizione. Pitt ha anche aggiunto di temere di essere potuto apparire spesso “distaccato” per questo motivo, e questo spiegherebbe anche la sua propensione a trascorrere la maggior parte del suo tempo in casa.

Cos’è la prosopagnosia, il disturbo di cui soffre Brad Pitt

Il termine “prosopagnosia”, è l’unione delle parole greche pròsopon, “faccia”, e agnosìa, “ignoranza”, e fu coniato nel 1947 dal neurologo tedesco Joachim Bodamer. È causata soprattutto da lesione bilaterale (o, più di rado, unilaterale destra) alla giunzione temporo-occipitale. La prosopagnosia non è un disordine unitario: vuol dire che persone diverse che ne soffrono possono mostrare tipi e livelli differenti di deficit. Può avere importanti ripercussioni sulla sfera sociale, fino a portare allo sviluppo di depressione. La diagnosi avviene attraverso un neuropsichiatra, che può sottoporre il paziente a diversi test, uno dei quali consiste nel mostrargli fotografie di personaggi famosi e chiedergli di indicare il nome.

I sintomi del disturbo

Nei caso più gravi chi soffre di prosopagnosia non è in grado di riconoscere neanche il proprio volto. Tra le conseguenze segnalate anche l’incapacità di riconoscere le espressioni facciali, di stimare età e sesso di una persona. Nonostante la prosopagnosia si accompagni spesso a problemi di riconoscimento visivo degli oggetti, sono stati riportati casi in cui la percezione dei volti sembrava essere danneggiata in modo selettivo. Fino al ventesimo secolo si pensava che la prosopagnosia fosse un disturbo molto raro associato esclusivamente a danni cerebrali o a malattie neurologiche. Alcuni dati suggeriscono però che potrebbe esistere una forma di prosopagnosia congenita assai variabile. Ricerche recenti suggeriscono che potrebbe essere ereditabile e molto più comune di quanto si pensasse tempo addietro, arrivando a interessare circa il 2% della popolazione mondiale.

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