Coronavirus: il picco dei contagi tra una settimana?

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-03-29

Il punto si raggiunge quando l’incremento del numero di positivi (nuovi casi) rispetto al giorno precedente avrà toccato il suo massimo e dal giorno dopo dovrà iniziare a decrescere fino ad azzerarsi. Prima che i casi comincino a calare ci sarà una fase di aumenti quotidiani più contenuti

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Il picco dei contagi da Coronavirus SARS-COV-2 e COVID-19 potrebbe arrivare tra una settimana. Dopo le attese vane della seconda metà di marzo ora si punta ad aprile. Spiega oggi il Corriere della Sera che il punto si raggiunge quando l’incremento del numero di positivi (nuovi casi) rispetto al giorno precedente avrà toccato il suo massimo e dal giorno dopo dovrà iniziare a decrescere fino ad azzerarsi. Prima che i casi comincino a calare ci sarà una fase di aumenti quotidiani più contenuti (come quella che stiamo registrando attualmente) che potrebbe durare alcuni giorni: i numeri possono essere anche altalenanti per un certo periodo, perciò la data del picco si definisce con certezza solo a posteriori.

Capire a che punto siamo rispetto alla data di arrivo del picco non è facile, anche perché potremmo avere una risalita dovuta a nuovi focolai sfuggiti alla mappatura o a un meno stringente rispetto delle misure, ma in ogni caso ci sarà un giorno in cui la crescita si fermerà. Al momento il dato positivo è che siamo di fronte ad alcuni giorni in successione di numeri (tutto sommato) contenuti. Si può quindi azzardare una previsione: «Quello che abbiamo fatto con le restrizioni è “flettere la curva”, cioè abbiamo fatto diventare la montagna una collina. Nei prossimi giorni ci dobbiamo aspettare un plateau, un “altopiano” — spiega Pregliasco—. Attenzione, però, i nuovi casi per un po’ potrebbero anche non abbassarsi. Sarà dovuto al campionamento: quando i soggetti infetti sono meno, li si riesce a tracciare tutti».

Coronavirus: l’andamento dei contagi nei paesi europei (Corriere della Sera, 29 marzo 2020)

I positivi attualmente aumentano a un ritmo di 5 o 6mila al giorno e ci saranno 500 o 600 decessi quotidiani per una settimana. Poi, si spera, i numeri dovrebbero progressivamente cominciare a scendere:

Quanto durerà ancora la stabilizzazione e quando i contagi inizieranno a scendere? «Si potrebbe iniziare a vedere un calo dalla fine della prossima settimana — conferma Walter Ricciardi, membro del Comitato esecutivo dell’Organizzazione mondiale della sanità e consigliere del ministro della Salute, Roberto Speranza —: più che di picco si parla di appiattimento della curva epidemica e, se le misure saranno rispettate, abbiamo la ragionevole possibilità di avere invertito il trend».

Non è il caso di allentare la stretta, dato che l’abbattimento più o meno veloce della curva dipende tanto dal nostro comportamento. Ma fino a quando dovremo aspettare? «Fino al giorno in cui non registreremo più casi autoctoni, come in Cina. E poi non sarà “tutti al mare”: dovremo mantenere un’attenzione elevata come stanno facendo a Wuhan, tenerci in casa mascherine e disinfettanti per le mani almeno per il prossimo anno (o due)», dice Pregliasco. Quando finirà tutto veramente?«Torneremo a una vera normalità quando avremo una cura specifica e un vaccino e ci vorranno mesi», conclude Ricciardi.

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