Chi ci guadagna dalla speculazione sul debito greco

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2015-01-08

I rendimenti dei titoli ellenici hanno superato il 10%, le mosse degli hedge fund in vista del voto

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Chi ci guadagna dalla speculazione sul debito greco? Il Corriere della Sera oggi scrive, in un articolo a firma di Giuliana Ferraino, che gli hedge fund stanno cominciando a muoversi in attesa delle elezioni greche:

Ieri il rendimento dei bond decennali greci è tornato oltre il 10%, mentre lo spread con gli analoghi Bund tedeschi si è allargato a 1.021 punti, i titoli a 2 anni sono saliti in una sola seduta di quasi 2 punti percentuali fino al 15,59%. Le azioni greche sono cadute del 24% in 30 giorni, e la Borsa di Atene il 5 gennaio ha toccato il livello più basso dal novembre 2012. Eppure in tempi di crisi profonda c’è sempre chi guadagna con scommesse azzardate. La crisi greca è esplosa a fine 2009 e nel febbraio 2010 gli hedge fund speculavano sui Credit default swaps o Cds, contratti derivati per proteggersi da un default, ma usati dai fondi per guadagnare sull’incapacità del governo di Atene di onorare i suoi debiti. Verso la fine del settembre 2011, i bond greci andavano a ruba tra gli hedge fund, che pagavano appena 36 centesimi per ogni euro di valore nominale.Una scommessa dopo il primo salvataggio da 110 miliardi da parte della Commissione Ue, della Bce e del Fondo monetario internazionale, la famigerata troika, nel maggio 2010,per evitare il rischio dell’uscita di Atene dall’eurozona, che avrebbe avuto conseguenze imprevedibili sulla tenuta dell’unione monetaria, e puntando su un nuovo bailout da 130 miliardi, poi ratificato a febbraio 2012. Atene sprofondava, contagiando anche i Paesi della periferia dell’eurozona, ma grazie alla crisi greca l’americano Daniel Loeb, 1,3 miliardi di patrimonio stimato da Forbes, con il suo hedge fund Third Point ha guadagnato 500 milioni in meno di 6 mesi. Loeb ha cominciato a comprare bond ellenici all’inizio di luglio ad appena 17 centesimi,accumulando una posizione da circa un miliardo di dollari, mentre la maggioranza degli investitori scappava. E quando il 3 dicembre 2012 il governo di Antonis Samaras ha annunciato un riacquisto (buyback) di titoli greci a un valore di 34 centesimi, finanziato dagli Stati dell’eurozona, Loeb ha fatto jackpot.

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