Check-up completo e coperture sanitarie: il lavoro autonomo si mette al sicuro

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-01-20

Per mettere al sicuro il lavoro, il primo passo da compiere è verificare, periodicamente, le condizioni generali dello stato di salute con un check up: come fare

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Le certezze erano già poche ma la pandemia da Coronavirus ha inasprito la situazione, rendendo la quotidianità un rebus (spesso) senza soluzione. Per i lavoratori autonomi, infatti, gli ultimi due anni sono trascorsi tra dubbi, interrogativi privi di risposte e normative non sempre facili da accettare.

Prima lo stop obbligatorio per tutti, poi l’esigenza di dotarsi di strumentazioni ad hoc per il rilevamento della temperatura dei clienti, infine, ecco anche il Green Pass, indispensabile per permettere l’accesso nei locali.

In meno di 24 mesi, la libera professione è stata rivoluzionata, con le partite IVA e i piccoli imprenditori chiamati ad occuparsi in prima persona dell’attuazione del protocollo e delle misure atte a contrastare e a contenere la diffusione del Covid-19.

Nel mare magnum di decreti e obblighi da rispettare, anche i più attenti alla propria salute hanno rimandato scadenze e archiviato la prevenzione. Eppure, per mettere al sicuro il lavoro, il primo passo da compiere è verificare, periodicamente, le condizioni generali dello stato di salute e sottoscrivere polizze sanitarie che coprano dagli eventi imprevisti.

Tutelare l’attività con l’assicurazione sulla salute

Secondo diverse stime, e al netto della riduzione dovuta alla crisi pandemica in atto, l’Italia rimane tra i Paesi dell’Unione Europea con il numero più alto numero di lavoratori indipendenti, ma anche la nazione con meno tutele normative.

Come riportato dal 55esimo Rapporto Censis sulla situazione sociale della nostra nazione, circa il 30% della popolazione ritiene che non ci siano le condizioni adeguate a lavorare in proprio, a causa della poca sicurezza economica e di iter burocratici troppo complessi.

Ancora oggi, per i liberi professionisti, la protezione della situazione lavorativa passa attraverso le soluzioni assicurative. Come la copertura sanitaria offerta da BeProf, l’app firmata Confprofessioni che supporta i lavoratori autonomi con un mondo di servizi pensati per la professione e la persona. A fronte di un piccolo impegno annuale, il sottoscrivente ha la garanzia dell’assistenza medica e assicurativa di alto livello, con soluzioni innovative, convenienti e personalizzate.

Con il videoconsulto medico, ad esempio, non c’è bisogno di assentarsi dal proprio studio o disdire gli appuntamenti con i clienti: basta una semplice videochiamata per avere un confronto diretto con uno specialista e ottenere risposte su terapie, referti ed esami.

Per questo la polizza assicurativa di BeProf è sempre più scelta: perché protegge l’andamento degli affari, consentendo al libero professionista di non rinunciare al proprio tenore di vita quando l’attività lavorativa è frenata da malattie o infortuni.

Iniziare il nuovo anno con il check-up

Tra le best practices che accomunano tutti i lavoratori indipendenti, ce n’è una che fa rima con continuità professionale. È il check-up di inizio anno, cioè l’iter di test diagnostici non specialistici che permettono di valutare in modo approfondito il proprio stato di stato di salute.

Moltissimi strumenti di welfare destinati alle partite IVA permettono di fare esami medici a condizioni vantaggiose e differenziate a seconda delle esigenze. Ecco la lista dei controlli di check-up da fare una volta all’anno per prevenire patologie gravi e contare su diagnosi precoci:

  1. Analisi ematochimici, cioè le analisi del sangue
  2. Esame delle urine e/o delle feci
  3. Elettrocardiogramma
  4. Ecocolordoppler dei vasi sanguigni
  5. Misurazione della pressione arteriosa
  6. Visita oculistica e visita otorinolaringoiatrica
  7. Pap-test e mammografia per le donne

 

Il suggerimento è non rimandare il check-up annuale: ne beneficia anche il lavoro.

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