Opinioni
Quella statua non è sessista perché mostra un cu** ma perché il cu** è l’unica idea di donna che rappresenta
' Quella statua non è sessista perché mostra un cu** di donna ma perché il cu** è l’unica idea possibile di donna che rappresenta. L’unica differenza tra voi e i talebani è che loro lo coprono, voi lo ostentate. Ma, per entrambi, non esiste altro'
Morisi e Salvini hanno sputato in aria per anni. E ora guardiamo mentre gli ricade in testa
' La lettera di Ilaria Cucchi ' che lo perdona ' è splendida e struggente. Ma io non sono Ilaria, anche perché di persone come lei ne nascono una su un milione. E allora sì, nel mio intimo proverò anche pietà. Ma perdono, adesso, proprio no'
Morisi è innocente fino a prova contraria, ma la Bestia è colpevole (e impunita)
Il problema non è se Morisi sia colpevole o innocente. Il problema è che, se fosse per Morisi, avrebbe dovuto già marcire in galera con le palle incatenate ai piedi
Giustizia, non vendetta verso i fratelli Bianchi: uno Stato non può abbassarsi al livello dei criminali
' C’è solo un modo per onorare la memoria di Willy e restituire a lui e alla famiglia giustizia: pretendere che lo Stato protegga i cittadini che ha in custodia, che li processi con le sue regole, non quelle del branco, che sia più forte dei criminali che giudica, non più debole'
Il Green Pass? Meglio tardi che mai. Ma ora lo Stato imponga l’obbligo
Il Green Pass obbligatorio non è solo legittimo, ma è tardivo e riduttivo. Abbiamo avuto la possibilità di mostrarci uniti e responsabili. Non l’abbiamo sfruttata
Quelle medaglie alle Paralimpiadi che valgono meno delle olimpiche
La discriminazione degli atleti comincia dalla differenza abissale dei premi in denaro. E dimostra quanta strada abbiamo ancora da fare per i diritti delle persone con disabilità
Dov’era la politica alla camera ardente di Gino Strada? Fuori, al suo posto
' Bisogna meritarselo, uno come Gino Strada, essere degni della sua lezione. Altrimenti è meglio rimanere un passo indietro, in una misera, glaciale indifferenza, che è infinitamente meno scandalosa di trent’anni di ipocrita e pelosa riverenza'
L’Afghanistan è la Macondo degli occidentali, ci aveva avvisato Gino Strada. Ma nessuno l’ha mai ascoltato
' Questi venti anni proprio questo, in fin dei conti, hanno fatto. Ci hanno anestetizzato e congelato. Combattiamo tutto, ma non combattiamo niente. Trattiamo esseri umani come pezzenti, o come scarto della nostra esistenza. Oggi è Kabul, ieri era Lampedusa.'
E adesso chi potrà sostenere lo sguardo delle donne afghane, le vere vittime di questo disastro?
Oggi, più ancora di ieri, chiunque creda nei diritti e nella libertà, sta dalla parte delle donne afghane. Se volete una causa degna di essere (davvero) combattuta, non esiste oggi nessuna causa più giusta, più degna di questa
Dalle bufale sulla chiave inglese alla santificazione ipocrita: l’Italia uno come Gino Strada non lo meritava
La morte di Gino Strada sta facendo risalire a galla lo spurgo fetido di un’Italia meschina, provinciale, malmostosa, spaurita di fronte a una bellezza che non è neanche in grado di immaginare (figuriamoci apprezzare), incapace di riconoscere la grandezza di questo essere umano, medico e filantropo che il mondo ci invidia.