Casamonica, una fuga d'amore dietro la villa esplosa a Ciampino

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2016-08-08

Nicandro Casamonica, morto nell’esplosione, era il fratello di una ragazza scappata con il figlio del proprietario. La vendetta finita in tragedia

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Ieri la notizia dell’incendio e dell’esplosione in una villa in via Capri a Ciampino, con la morte di un ragazzo di 27 anni. Oggi la verità: secondo le prime indagini dei carabinieri il giovane, Nicandro Casamonica detto Danilo, stava appiccando il fuoco alla casa per punire il proprietario, Raffaele Casamonica, il cui figlio aveva compiuto una fuga romantica con la sorella di Nicandro la notte prima.  Nella villa al momento dell’esplosione non c’era nessuno, la famiglia era andata al mare. L’attentatore ha sbagliato qualcosa ed è stato trovato carbonizzato.

Casamonica, una faida sentimentale dietro la villa esplosa a Ciampino

Sabato pomeriggio il figlio di Raffaele aveva organizzato una fuga d’amore con la sorella di Nicandro. Secondo i carabinieri la ragazza era d’accordo e si era allontanata con lui per un passo tradizionale prima delle nozze. Ma la famiglia della ragazza non l’ha presa bene e il fratello ha usato decine di litri di benzina per inzuppare il salone principale della villa; i vapori della benzina hanno saturato l’ambiente creando una miscela esplosiva, e quando è stata accesa la fiamma è arrivato lo scoppio: lo spostamento d’aria ha spaccato in due la villa, abbattendo le pareti. Il corpo del ragazzo, coperto di ustioni, è finito scaraventato fuori dalla villa. Il Messaggero ricostruisce oggi così la vicenda:

La villa distrutta a Ciampino è di Raffaele Casamonica, padre di Romolo, poco più che ventenne. Romolo è innamorato di Concetta, figlia di Guerino Casamonica, la famiglia vive a Roma nel quartiere della Romanina. I capi dei due clan non vanno d’accordo, tra le famiglie ci sono contrasti probabilmente legati agli affari. Ma Romolo e Concetta si vogliono bene, e dopo avere cercato di convincere le famiglie a lasciare da parte i rancori decidono che l’unico modo per stare insieme è scappare. I fidanzati clandestini mettono a punto il piano per la fuitina. Fuggiranno e torneranno dopo un paio di giorni, nella tradizione rom questo mette a posto le cose. Quando i ragazzisi ripresenteranno alle famiglie tutto finirà tra lacrime, abbracci e un matrimonio riparatore.
Sabato notte, secondo la ricostruzione dei carabinieri, gli innamorati scappano come da copione. La mattina dopo le famiglie scoprono la fuga, ma invece di accettare il fatto compiuto si pensa alla vendetta. Il padre di Concetta è furibondo, la madre piange e si dispera, viene convocato un consiglio di famiglia e pianificata la vendetta. Concetta ormaièscappata,maquestonon vuol dire che loro non reagiranno. La famiglia che ha preso la
ragazza deve pagare un prezzo alto per questo. Tocca al fratello mettere in atto la vendetta, Nicandro incendierà il villone di Raffaele e del figlio Romolo.

Davanti all’abitazione distrutta sono arrivati nel pomeriggio alcuni esponenti del clan che la scorsa estate organizzò i funerali poi finiti da Vespa.

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