«Cacciate dalla scuola i bidelli Rom»

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2014-11-20

La Stampa racconta delle proteste in un istituto elementare

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Alla scuola elementare Giovanni Cena di Torino la protesta c’è: genitori e parenti degli alunni si sono presentati ai responsabili dell’istituto per chiedere di cacciare dalla scuola i bidelli Rom appena assunti. «E’ uno scandalo – ha detto – in un momento in cui ci sono tanti italiani senza lavoro che la pubblica istituzione abbia assunto i Rom».

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L’articolo sulla Stampa di Torino che racconta la vicenda dei bidelli rom alla scuola elementare Giovanni Cena (20 novembre 2014)

Solo che c’è un problema. Ovvero che le accuse dei genitori sono vere e proprie bufale.

Ma Cristina Ferrando, responsabile dei progetti di inserimento della scuola e la preside vicaria, Nadia Fusco,non sembrano avere affatto timore di questa protesta -con un accento critico persino sull’abbigliamento della Rom che ogni giorno si prende cura della pulizia di aule elaboratori. «Intanto non sono stati assunti come “bidelli”, né percepiscono uno stipendio dallo Stato; sono stati inseriti nel progetto Clean-Idea Rom, che ha lo scopo – con un borsa lavoro di 300 ore – di creare le premesse di una vera integrazione, in un complesso scolastico dove sono iscritti 72 bambini Rom che risiedono nei campi vicini».

Sono persone, come vuole il regolamento della borsa lavoro, incensurate, in grado di esprimersi bene in italiano; oltre ai lavori manuali, spiega la preside, Geta e Vasile sono mediatori culturali tra la scuola e le famiglie dei bimbi Rom.

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