Cultura e scienze
Cos'è una bomba d'acqua (e perché non si dovrebbe chiamare così)
neXtQuotidiano 11/10/2014
Come nascono, come si sviluppano e quanti danni possono provocare
Con bomba d’acqua si fa riferimento a un termine giornalistico che indica un temporale da 30 a 50 millimetri all’ora concentrato in pochissimo tempo su una piccola zona. Il termine più corretto è quello di nubifragio, ma la bomba d’acqua viene utilizzata per segnalare un fenomeno che può potenzialmente fare danni a persone o a cose. Tra i responsabili della sua formazione ci sono la mancanza di vegetazione e il terreno già saturo d’acqua. Alessandro Fuccello dell’aeronautica militare spiegava qualche tempo fa a Panorama: «Il termine bomba d’acqua non è un termine tecnico usato negli ambienti della meteorologia. In meteorologia, per indicare precipitazioni molto intense e violente, legate quasi sempre a nubi temporalesche, si usano termini quali rovesci temporaleschi forti, acquazzoni, nubifragi, o, andando più sul tecnico, celle temporalesche, sistemi convettivi singoli o multipli. Tali termini descrivono fenomeni, anche di breve durata ovvero da mezz’ora a 2-3 ore, che però possono far precipitare sul nostro territorio quantitativi di pioggia o grandine considerevoli fino anche a 70-90 mm/h».
Foto di copertina da Flickr