Cultura e scienze
Blue Book Project: cosa c'è negli archivi degli avvistamenti di UFO
di Giovanni Drogo
Pubblicato il 2015-01-19
Da qualche giorno è possibile consultare l’immenso database creato dall’Air Force per indagare sugli avvistamenti di UFO negli anni Ciinquanta e Sessanta, purtroppo non ci sono alieni
Gli americani sono un popolo di grandi appassionati di UFO, lo dimostra l’impressionante numero di segnalazioni di oggetti volanti non identificati raccolte dall’Air Force il cui archivio è stato recentemente reso pubblico. In questo modo il pubblico di appassionati ufologi (e di scettici) potrà verificare di persona i report degli oltre dodicimila avvistamenti di UFO registrati nel periodo tra il 1947 e il 1969. Durante quei venti anni l’Aeronautica Militare USA aveva infatti dato corso al Blue Book Project, uno studio sistematico di tutti gli avvistamenti di strani oggetti nel cielo ed ora gli archivi del Blue Book Project sono stati resi pubblici per la libera consultazione online.
THE BLUE BOOK PROJECT
Può sembrare sorprendente ma nel 1947 il Governo USA aveva preso sul serio le numerose notizie di avvistamenti e aveva deciso di aprire un’inchiesta ufficiale per cercare di fare chiarezza sulla questione degli UFO con sede nella base aerea di Wright-Patterson in Ohio. I cittadini (o i militari) che avvistavano un UFO si mettevano in contatto con la base di Wright-Patterson dove gli addetti raccoglievano le informazioni necessarie a condurre l’indagine sugli omini verdi. Questi sono i numeri degli avvistamenti analizzati:
in poco più di vent’anni furono registrati 12.618 avvistamenti di cui solo 701 furono catalogati, dopo attento esame, come “non identificati”. Nel 1969 l’Air Force giunse alla conclusione che nessuno di questi UFO (ovvero avvistamenti di oggetti non identificati) costituiva un pericolo una minaccia per la sicurezza nazionale e che nessuno di questi oggetti era di origine extraterrestre. Per questi due motivi il programma venne chiuso nel 1969 e il corposo archivio trasferito ai National Archives, presso i quali è possibile consultare oggi i resoconti delle indagini sugli avvistamenti di UFO di quel periodo. Il database ufologico può essere consultato anche sul sito dell’appassionato di UFO John Greenewald che raccoglie tutte le 129.491 pagine redatte nel corso dei vent’anni di attività del Blue Book Project.
Il progetto non ha indagato solo gli avvistamenti sul suolo americano ma anche in altre parti del mondo, ecco la scheda di un UFO visto nel 1954 a Ciampino:
Un aereo avvistato in Sicilia nel 1957
Oppure di un meteorite avvistato in Tirolo nel 1962
ROSWELL ANYONE?
Cercando “Roswell” naturalmente compaiono numerosi risultati ma non quelli che tutti gli appassionati di UFO sperano di trovare. Nessuna notizia infatti è stata registrata riguardo al mistero più misterioso ovvero quello riguardante il corpo di un’extraterrestre ritrovato dall’esercito proprio a Roswell e, come dice la tradizione, tenuto nascosto all’interno della segretissima Area 51.
A quanto pare però, c’è ancora speranza per chi crede nell’esistenza degli alieni. I dati del Blue Book infatti non fanno menzione del “Roswell Incident” (avvenuto nel 1947) e la pagina dei National Archives comunica che “non è stato possibile recuperare o trovare i documenti riguardanti il Roswell Incident”, il mistero si infittisce
Coincidenze? Noi di Voyager crediamo di no!1
LO ZAMPINO DELLA CIA
Come se non bastasse l’estate scorsa la CIA su Twitter avrebbe ammesso (il condizionale è d’obbligo) che più della metà degli avvistamenti di UFO sarebbero in realtà operazioni segrete della stessa agenzia di spionaggio. Insomma gli UFO non sarebbero altro che gli aerei spia U2 usati dalla CIA in quegli anni per spiare i sovietici.
Fox Mulder direbbe senza dubbio che questa “spiegazione” è molto comoda per tenerci all’oscuro delle cose che non voglio che noi sappiamo (ma che in realtà sappiamo anche se ci tengono all’oscuro!1).