«Bersani ai giardinetti»

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2015-05-01

Un impegno concreto per Sergio Staino sul vecchio segretario del PD

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Bersani vada al parco con i pensionati. L’impegno concreto viene da Sergio Staino, creatore di Bobo ed ex colonna dell’Unità, che in un’intervista al Fatto mette i puntini sulle i a proposito della vecchia guardia del Partito Democratico messa nel sacco da Matteo Renzi:

Se la mettiamo sul piano degli affetti, la vicenda è molto dolorosa. Lacerante. Devastante. Parliamo di persone con cui c’erano amicizia e simpatia, ma quello che son costretto a dare è un giudizio politico senza appello. Sembra di avere di fronte un gruppo di ubriachi, di gente drogata, non più in sé. Non capisco cosa sia successo. In nessuna loro azione riconosco la tradizione, non dico del partito, ma di una vocazione politica che mi ha accompagnato in tutta la mia vita. La voglia di vedere la realtà. Di dire “ha vinto questa corrente, ragioniamoci”. La politica è un’altra cosa. Una cosa sacra. Bella. Significa analizzare la realtà, capirla,vedere come poterla modificare. Questi stanno dimenticandotutto.
Al centro delle critiche è finita la legge elettorale.

Io non sono in grado di valutare fino in fondo se questalegge elettorale sia la meno peggio e se si potesse fare dimeglio, ma so che appellarsi alle preferenze per contrastarla,rinnega una storia decennale. Se me lo diceCivati, bene. Se me lo spiega Grillo, benissimo. Ma Bersani non può. Il Pci ha sempre considerato le preferenzecome strumento utile a favorire correntismo eclientelismo. Ricordo quando Bersani vinse le primarie. Facce nuove, volti amici, speranze che lui tradì infilandoi nominati calati dall’alto. In Toscana abbiamoavuto la peggior serie di burocrati del partito. Chi li harimessi? Lui. Come si permette di criticare quando èstato il primo a portare il partito alla catastrofe? Cosavuole? Deve andare al parco con i pensionati. Non puòripresentarsi con la faccia vergine. Bersani, D’Alema etutti gli altri, invece di indicare Letta –una cosa da noncredere – come faro aggregante, devono capire unacosa. Renzi ha vinto per colpa loro. I compagni e labase non li volevano più. Il voto per Renzi è stato soprattuttoun plebiscito contro la loro incapacità. Maquesto proprio non lo vogliono capì .

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