Berlusconi regala Foa in Rai a Salvini?

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2018-09-16

Il Cavaliere è soddisfatto per il no dei leghisti al tetto sulla pubblicità annunciato dai grillini, che danneggerebbe Mediaset. E si aprono nuovi spazi di collaborazione per le elezioni regionali

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Stasera probabilmente si vedranno per vedere insieme Milan-Cagliari in quello che viene derubricato a incontro tra vecchi amici. Ma a quanto pare, con buona pace di Giorgio Mulé, Silvio Berlusconi e Matteo Salvini parleranno anche di altro. Sul piatto ci sono due temi di grande interesse per Forza Italia e per l’ex Cavaliere: il no della Lega al tetto sugli spot che colpirebbe Mediaset voluto dai grillini e le alleanze alle elezioni regionali con il Carroccio, che aveva annunciato di voler correre da solo in Abruzzo.

Berlusconi regala Foa in Rai a Salvini

In cambio Berlusconi sarebbe pronto a dare a Salvini l’ok di Forza Italia a Marcello Foa presidente della RAI, al culmine di un clamoroso dietrofront che porterebbe a smentire tutti i colonnelli, veri o presunti, del suo partito che si erano impegnati a fermare la corsa dell’ex inviato del Giornale al vertice di Viale Mazzini. D’altro canto i retroscena sui giornali raccontano della soddisfazione di Berlusconi quando ha visto i lanci di agenzia di stampa con cui il Carroccio faceva sapere di non essere d’accordo con il tetto massimo alla pubblicità in televisione che piaceva ai grillini.

marcello foa 1

D’altronde l’incredibile voto di Forza Italia sulle sanzioni a Victor Orbán, non a caso identico a quello della Lega, ha fornito un segnale chiaro e indiscutibile del rinsaldamento dell’alleanza di centrodestra anche in vista delle elezioni europee e in attesa della caduta, pronosticata come imminente dalle parti di Forza Italia, del governo gialloverde ad onta dei proclami sui cinque anni di durata attesa. Ad ostacolare l’approdo di Foa in RAI ora rimane solo l’interpretazione della norma sul voto che ha bocciato l’ex a.d. del Giornale del Ticino: secondo il Partito Democratico è impossibile riproporre un nome su cui la Commissione di Vigilanza si era già espressa. Secondo il M5S, che ha in Gianluigi Paragone un grande estimatore di Foa, no.

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