Perché vi arrabbiate tanto per l'assunzione di Agnese Renzi?

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2016-09-02

Perché le polemiche sull’assunzione di Agnese Renzi non hanno senso, soprattutto quando arrivano dalla Lega, che di parentopoli, quelle vere, quelle serie, se ne intende.

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Agnese Landini, la moglie di Matteo Renzi è diventata insegnante di ruolo. La moglie del Presidente del Consiglio insegnerà italiano e latino al biennio del linguistico all’istituto Peano di Firenze. Ieri la professoressa Landini ha partecipato al primo collegio docenti nel nuovo istituto dove è una dei dieci nuovi insegnanti neoassunti dalla dirigente scolastico dell’isituto Maria Centonze tramite «la chiamata diretta» prevista dalla riforma della Buona Scuola.

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Gente che chiede su Facebook che la Landini “rinunci al posto” per coerenza.

Agnese Renzi ha studiato e lavorato per ottenere quel posto di lavoro

Il meccanismo della chiamata diretta – introdotto con la riforma del Governo Renzi – consente ai dirigenti scolastici di gestire le risorse umane, tecnologiche e finanziarie e quindi di selezionare direttamente dalla graduatoria degli insegnanti necessari per coprire le cattedre vacanti. La dirigente del Peano ha detto infatti «Abbiamo selezionato i professori tramite il curriculum. Chiedevamo in particolare esperienza nell’utilizzo delle tecnologie in classe e competenze linguistico-comunicative in lingua straniera», doti che a quanto pare fanno parte del curriculum della nuova docente di italiano e latino dell’istitituto. Come tanti altri insegnanti che hanno usufruito delle possibilità offerte dalla Buona Scuola Agnese Renzi (che insegna da nove anni e finora sempre con contratti a tempo determinato) si è messa in graduatoria e dopo essere stata supplente – con contratto part time –  l’anno scorso presso l’Istituto Balducci di Pontassieve, ha presentato regolare domanda di trasferimento nell’ambito territoriale 4 di Firenze anche grazie al punteggio nella graduatoria. E così la “First Lady” torna ad insegnare nel capoluogo toscano. In passato, riferisce la Nazione, la moglie di Renzi aveva insegnato Italiano e latino nei licei Galileo e Machiavelli-Capponi. Lo scorso anno la Landini era stata tra i 49 mila docenti che avevano ricevuto la proposta di assunzione a tempo indeterminato. Già all’epoca della sua assunzione al Balducci, a due passi da casa, molti avevano commentato a proposito del misterioso funzionamento dell’algoritmo che le aveva consentito di trovare un posto di lavoro comodo mentre altri docenti erano stati assegnati a scuole molto più distanti. In quell’occasione Agnese Renzi aveva spiegato «Non sono rientrata nella fase B della riforma, ma spero di entrare nella fase C». Ed è proprio grazie alla Fase C della Buona Scuola, che metteva a disposizione 55.258 posti, che la Landini ha ottenuto il posto. La Fase C prevedeva la copertura dei posti per il potenziamento dell’offerta formativa così come previsto dalla Legge 107/2015 e ne entravano a far parte gli aspiranti docenti non di ruolo iscritti a pieno titolo nelle graduatorie ad esaurimento e nelle graduatorie del concorso 2012 che non hanno avuto una proposta di nomina nelle fasi precedenti. Quando l’anno scorso Agnese Landini ha ottenuto l’immissione in ruolo rientrava proprio nei docenti iscritti nelle graduatorie del concorso del 2012.
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Certo, fa sorridere che tra molti di quelli che sollevano dubbi riguardo il fatto che Agnese Landini sia stata aiutata dal marito ad ottenere la cattedra ci siano proprio i leghisti. Anche il Populista, il sito di riferimento del Capitano Matteo Salvini, lascia intendere che quei dubbi siano più che legittimo mentre il capogruppo della Lega Nord alla Camera Massimiliano Fedriga scrive su Facebook

Ad alcuni insegnanti viene dato il posto (se sono fortunati) a migliaia di chilometri di distanza, ad altri invece sotto casa e per CHIAMATA DIRETTA… Casualmente è capito alla moglie di Renzi…

Fedriga si deve essere dimenticato dell’ex moglie del segretario della Lega 2.0, Fabrizia Ieluzzi, che è stata per quasi dieci anni al Comune di Milano, assunta a chiamata dal 2003 e poi confermata più volte sia da Gabriele Albertini che da Letizia Moratti. Un part time da 18 ore settimanali che le fruttava, riferisce il Fatto Quotidiano, tra i 20 e i 36 mila euro annui. Fedriga ha anche dimenticato della seconda compagna del Salvini, quella Giulia Martinelli (madre della seconda figlia del ruspante leader leghista) assunta per chiamata diretta nello staff dell’assessore al welfare Maria Cristina Cantù con un contratto in forma di incarico fiduciario per una cifra di circa 70 mila euro l’anno, il doppio, facevano notare al Fatto, di quello che la Martinelli (avvocato dell’ASL in aspettativa) prendeva all’ASL. Agnese Renzi, al contrario delle compagne di Salvini ha fatto un percorso regolare, era in graduatoria, aveva un punteggio che le consentiva di lavorare a Firenze, partecipava regolarmente agli incontri dell’anno di prova e ogni settembre era presente alle convocazioni, così come moltissimi altri insegnati che sono stati assegnati a Firenze quest’anno. E per coloro che le chiedono di rinunciare al posto “perché non ha bisogno di lavorare”, c’è da chiedersi se avrebbero fatto lo stesso anche con Vecchioni.

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