Antonino Ruggiano: il sindaco di Todi che dice che non è fascista ma…

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2018-04-24

Secondo il sindaco della città umbra che ha negato il patrocinio all’ANPI per il 25 aprile è sbagliato raccogliere le firme “contro qualcuno” e sarebbe meglio raccoglierle “contro la dittatura”. E poi c’è quel problemino del consigliere di CasaPound che siede tra i banchi della maggioranza..

article-post

Antonino Ruggiano è il sindaco di Todi eletto nel giugno 2017 con l’appoggio di una coalizione di centrodestra guidata da Forza Italia e Lega Nord. Della maggioranza fanno parte anche i due consiglieri eletti rispettivamente con CasaPound e con la lista la lista “Todi per la Famiglia”. Qualche giorno fa Ruggiano ha deciso di negare all’ANPI il patrocinio del Comune per le manifestazioni del 25 aprile. Il motivo? La raccolta firme contro il fascismo.

Il sindaco vorrebbe una raccolta firme contro la dittatura, non contro il fascismo

È la prima volta che a Todi le celebrazioni della fine della guerra e della liberazione dell’Italia dal dominio nazifascista non ottengono il patrocinio del Comune. A darne l’annuncio è stata la sezione dell’ANPI di Todi che su Facebook ha pubblicato un comunicato dove si spiega di aver fatto richiesta del patrocinio il 27 marzo e di aver ricevuto comunicazione il 19 aprile del fatto che “l’Amministrazione Comunale ha inteso predisporre un programma delle celebrazioni, che sia quanto più istituzionale possibile, evitando, quindi, di aderire a programmi e celebrazioni che abbiano una impostazione di parte”.

All’ANSA il sindaco Antonino Ruggiano ha dichiarato che «le iniziative non possono essere organizzate da un’associazione, pur rispettabilissima, che ‘invita‘ il Comune perché questo rappresenta tutti. Deve essere il Comune stesso a organizzare le celebrazioni».

sindaco todi antonino ruggiano anpi 25 aprile antifascismo - 2

Il sindaco assicura che il Comune farà «tutto quello che va fatto per ricordare come si deve la ricorrenza» ma non parteciperà agli eventi organizzati dall’ANPI perché sono di parte e «fanno una cosa diversa». A quanto pare però quando dieci anni fa Ruggiano fu sindaco per la prima volta non ci fu nessun problema di patrocini comunali, perché all’epoca nessuno pensò di organizzare una raccolta “di firme antifasciste”.

Il sindaco non vuole fare le cose contro qualcuno, nella fattispecie i fascisti

Il sindaco è poi intervenuto ieri  nel programma radiofonico di RadioDue “I Provinciali” condotto da Pierfrancesco Diliberto in arte Pif e Michele Astori. Durante l’intervista Ruggiano ha ribadito che l’ANPI «sta soltanto cercando uno scontro» e che il problema è dovuto al fatto che «ci hanno presentato un programma di manifestazioni che non c’entrano niente con la giornata come la raccolta delle firme antifasciste». Secondo il primo cittadino di Todi quel banchetto di raccolta firme ha trasformato la manifestazione che «da una cosa positiva è diventata una cosa contro qualcuno».

sindaco todi antonino ruggiano anpi 25 aprile antifascismo - 3
Il post del consigliere comunale di CasaPound a Todi

Sarebbe una cosa positiva se si fossero raccolte le firme «contro la dittatura, fascista, comunista ma non contro qualcuno». Il che avrebbe senz’altro senso se in Italia ci fosse stato un ventennio di dittatura comunista che ha portato il Paese sull’orlo della distruzione, lasciandolo nelle mani dei nazisti e promulgato le leggi razziali. Però non è successo, e la dittatura è stata quella fascista. Ma Ruggiano è antifascista? Lui dice di sì e che il problema è che «è stato fatto apposta perché io qui in maggioranza ho un consigliere di CasaPound» ovvero Andrea Nulli. Insomma è un complotto per dare fastidio all’Amministrazione Comunale. Bisogna guardare avanti perché «Penso che dopo 70 anni si possa pensare al futuro e alla Liberazione, in quel caso dalla Guerra Mondiale…» e il «Comune non deve mettere il patrocinio contro nessuno». Poco importa che le firme siano contro il fascismo e che la nostra Costituzione sia una costituzione antifascista. Chissà forse il sindaco di Ruggiano non se n’è ancora accorto. Oppure doveva solo pagare pegno a CasaPound.

Potrebbe interessarti anche