“Se sei una minaccia per gli USA, ti colpiremo”, Biden annuncia così l’uccisione di al-Zawahiri

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-08-02

Il capo di al Qaeda, diventato tale dopo l’uccisione di Osama Bin Laden, è stato colpito e freddato lo scorso 30 luglio. Cosa accade ore

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Era uno dei 22 terroristi ricercati, in tutto il mondo, dagli Stati Uniti. Era considerato la mente degli attentati dell’11 settembre del 2001 e aveva preso le redini di al Qaeda dal 2 maggio del 2011, giorno dell’uccisione di Osama Bin Laden. Poi, nel corso degli anni, la sua figura si è fatta sempre più fumosa (come l’organizzazione terroristica che guidava), tanto da perdere “posizioni” nell’attenzione mediatica. Ma gli Stati Uniti, attraverso il loro lavoro di intelligence proseguito anche dopo il tanto discusso ritiro della truppe dall’Afghanistan, hanno proseguito nelle loro ricerche e lo scorso 30 luglio hanno individuato, colpito e ucciso Ayman al-Zawahiri.

Al-Zawahiri ucciso, le parole di Joe Biden

Ad annunciare l’uccisione del medico diventato capo di quello che era il leader in pectore del movimento paramilitare islamista e sunnita è stato il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden:

“Gli Stati Uniti continuano a dimostrare la loro risolutezza e la capacità di difendere il popolo americano contro coloro che cercano di colpirci. Abbiamo chiarito ancora una volta  che non importa quanto tempo possa essere necessario, non importa dove ti possa nascondere, se sei una minaccia agli Stati Uniti ti troveremo e ti colpiremo. Non consentiremo mai più che l’Afghanistan sia un porto sicuro per i terroristi. Non potrà essere una rampa di lancio per gli attacchi contro gli Stati Uniti. Faremo in modo che ciò non accada. Quando ho terminato la missione in Afghanistan circa un anno fa ho deciso che dopo 20 anni di guerra gli Stati Uniti non avevano più la necessità di mantenere lì migliaia di soldati per proteggere l’America dai terroristi e ho fatto una promessa al popolo americano: che avremmo continuato a condurre efficaci operazioni di antiterrorismo in Afghanistan e altrove. Ed è proprio quello che abbiamo fatto”.

Dopo anni di ricerca, dunque, al-Zawahiri è stato neutralizzato. Colpito da due missili Hellfire che hanno colpito la sua abitazione a Kabul. In quella casa c’era anche la sua famiglia, ma fonti americane sostengono che l’unica vittima di questo attacco mirato sia stato proprio quel medico di 71 anni che prese il potere all’interno di al Qaeda dopo l’uccisione di Bin Laden.

Cosa succede ora?

Le parole con cui Biden ha annunciato l’uccisione di uno degli uomini più ricercati del mondo hanno il sapore della rivalsa e gli effetti di questa operazione non sono e non saranno molto tangibili. Al Qaeda, infatti, già da tempo non è più un movimento molto influente e da moltissimi anni le sue operazioni terroristiche sono state soppiantate da quelle messe in piedi da altri gruppi. Basti pensare all’ascesa dell’ISIS nell’ultimo decennio, per esempio. Con l’uccisione di al-Zawahiri, dunque, non cambiano gli equilibri tra gli Stati Uniti e la lotta al terrorismo estremista che si cela dietro una matrice religiosa come l’Islam.

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