2014 UR116: l'asteroide che terrorizza il Web

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2014-12-11

Uno scienziato russo sostiene che l’asteroide 2014 UR116 potrebbe colpire la Terra, la NASA però smentisce (per i prossimi 150 anni)

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L’asteroide 2014 UR116 colpirà la Terra. A dirlo è uno scienziato russo, Vladimir Lipunov, dell’Università di Mosca. La notizia è stata riportata da diversi quotidiani, tra cui l’Idependent che il Telegraph. Anche se 2014 UR116 non rappresenta un pericolo immediato tanto vale lanciare l’allarme, non si sa mai, deve aver pensato il nostro solerte scienziato che ha sottolineato la necessità di tenere sotto costante controllo l’asteroide, perché “anche il più piccolo errore nei calcoli dell’orbita potrebbe avere conseguenze disastrose”.

GRANDE COME UNA MONTAGNA
L’asteroide 2014 UR116 è un grosso sasso di 400 metri di diametro il cui impatto contro il nostro pianeta potrebbe avere conseguenze devastanti. L’asteroide è stato scoperto il 27 ottobre 2014 dall’osservatorio astronomico MASTER-II di Kislovodsk, in Russia, diretto dal professor Lipunov. L’asteroide ha un periodo orbitale attorno al Sole di 3 anni e passa periodicamente nelle vicinanze della Terra. Secondo Lipunov la potenza dell’esplosione potrebbe essere di oltre mille volte quella fatta registrare dal piccolo asteroide caduto vicino a Celiabinsk in Russia nel febbraio 2013. In quell’occasione l’asteroide, aveva le dimensioni di un autobus di linea, causò danni a migliaia di edifici e il ferimento di circa mille persone (la maggior parte a causa dei vetri andati i frantumi per l’esplosione).

L'orbita dell'asteroide 2014 UR116 (via NASA.gov)
L’orbita dell’asteroide 2014 UR116 (via NASA.gov)

IL COMUNICATO DELLA NASA
In un comunicato pubblicato l’8 dicembre dal Near-Earth Object Program, l’ufficio della NASA deputato al controllo dei corpi celesti che orbitano vicino alla Terra, ha dichiarato che l’asteroide 2014 UR116 non rappresenta un pericolo per il nostro pianeta. Il tracciato dell’orbita dell’asteroide infatti non passa sufficientemente vicino a quella terrestre. Inoltre, prosegue il comunicato, Tim Spahr (direttore del Minor Planet Center di Cambridge) ha ricalcolato l’orbita di 2014 UR116 e ha scoperto che è la stessa di un oggetto scoperto sei anni fa. Grazie a questi nuovi calcoli si è riusciti a stabilire che per i prossimi 150 anni l’asteroide non dovrebbe colpire la Terra o altri pianeti del sistema solare. Secondo il sito Space.com il laboratorio NEO ha già tracciato l’orbita del 90% degli oggetti che orbitano nelle vicinanze della Terra e il cui diametro è maggiore di un chilometro. Il nuovo obbiettivo ora è scoprire e tracciare tutti gli asteroidi le cui dimensioni sono superiori ai 140 metri di diametro.

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