5,05%: il numero che certifica il fallimento della strategia di Salvini sui migranti

Categorie: Fact checking, Politica

La strategia del Capitano che prevede le sceneggiate su Facebook al grido di "Non sbarcheranno" e, qualche giorno dopo, lo sbarco - possibilmente di notte così non se ne accorge nessuno - e il ricollocamento in Italia, sta funzionando o no? I numeri dicono che...

Matteo Villa, ricercatore dell’ISPI, oggi fornisce su Twitter qualche numero che ci serve a capire se la strategia di Matteo Salvini sui migranti che prevede le sceneggiate su Facebook al grido di “Non sbarcheranno” e, qualche giorno dopo, lo sbarco – possibilmente di notte così non se ne accorge nessuno – e il ricollocamento in Italia, sta funzionando o no.



5,05%: il numero che certifica il fallimento della strategia di Salvini sui migranti

Per spiegarlo Villa ricorda prima alcuni numeri: da giugno 2018 a luglio 2019 tra Italia e Malta sono sbarcate almeno 16.608 persone. Di queste, solo 840 sono state ricollocate in altri paesi.



I ricollocamenti generalmente arrivano dopo una crisi e una negoziazione con gli altri paesi europei, come è successo con la Gregoretti e come presto accadrà anche con la Alan Kurdi.



Non solo: anche quando Italia e Malta hanno creato crisi bloccando temporaneamente lo sbarco e gli altri paesi europei hanno deciso di negoziare, nessuno si è preso in carico l’intero computo degli sbarcati: uno su due è rimasto comunque in Italia o a Malta.

I conti sono presto fatti: la percentuale di ricollocati rispetto al totale degli sbarcati tra Italia e Malta è del 5,0578%. Tutti gli altri alla fine sono rimasti in Italia o a Malta.

Ecco perché se è stata fruttuosissima dal punto di vista elettorale, la strategia della crisi non lo è stata dal punto di vista pratico. E non ha consentito di riportare alcun tipo di vantaggio all’Italia. Non solo: a giudicare dai commenti sulla pagina del Capitano, ci sono anche molti che cominciano ad accorgersene. E se se ne accorgono tutti, che fine farà tutto quel consenso? Basterà dire “zingaraccia” a destra e a manca per farlo dimenticare?

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