Quella volta che il generale Pappalardo ha incontrato un alieno

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2018-08-21

Qualche giorno fa l’ineffabile generale Pappalardo, rivoluzionario e fondatore del Movimento Liberazione Italia ha raccontato su Facebook di quella notte in cui incontrò un alieno proveniente dal Pianeta Ummo che gli spiegò cosa fare per salvare il Pianeta Terra

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Vi siete mai chiesti cosa ha spinto l’ex parlamentare Antonio Pappalardo, già generale della riserva dei Carabinieri, ad ingaggiare una lotta senza quartiere contro la Casta? Da anni Pappalardo, che è stato anche alla guida del movimento dei Forconi, si batte per la liberazione dei popoli italici arrestando politici, ministri e addirittura il Presidente della Repubblica. Il generale ha combattuto tutte le battaglie populiste di questi ultimi anni: ad esempio quella contro il Parlamento illegittimo, quella contro le banche che rubano i soldi degli italiani, quella contro le vaccinazioni obbligatorie e quella del Popolo Unico.

Travolto da un galante alieno sull’Appennino

Ma come è iniziato tutto? Un piccolo indizio ce lo ha rivelato il generale in persona in un video trasmesso un paio di giorni fa a mezzanotte, l’ora delle sue meditazioni notturne. «Era il sei febbraio del 2000, ho una villetta fra Roma e L’Aquila dove trascorrevo e tutt’ora trascorro i miei weekend. Quella sera mia moglie ed io dopo mangiato ci siamo inerpicati per il sentiero che porta verso il paesello di Civitella. La strada era totalmente al buio, il sentiero era illuminato solo dalle stelle, quando improvvisamente a cento metri di distanza si è profilata la di un uomo alto circa due metri. Mia moglie ha avuto paura e mi ha invitato a tornare indietro. Ho detto a lei “non è il caso, andiamo avanti sono un Carabiniere e sono capace di affrontare pericoli di ogni genere”». Così inizia il racconto della sera in cui il rivoluzionario generale dei Carabinieri in Pensione (ed ex parlamentare con vitalizio) ha incontrato un alieno.

Una volta deciso che non era il caso di retrocedere entriamo direttamente in incontri ravvicinati del terzo tipo «Così quest’uomo si è avvicinato, aveva un lungo impermeabile grigio addosso, uno sciarpone e un capello in testa. Quando ha visto mia moglie si è tolto il cappello e l’ha salutata molto galantemente. Questo mi ha in qualche modo rassicurato. Poi si è rivolto a me e ha detto “io sono un alieno e vengo da un altro pianeta”. Il fatto mi ha suscitato del sorriso perché da Carabiniere ho interrogato persone che hanno incontrato alieni ma non mi era mai capitato  un fatto del genere».

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Il gentile e galante alieno spiega di provenire dal pianeta Ummo che dista dalla Terra 13,5 anni luce «Ha tirato fuori da un tascone di questo suo impermeabile un brogliaccio, un manoscritto e me l’ha consegnato. E mi ha detto: “qui c’è scritta una storia fantastica, la prego di pubblicarla”». Ummo è un famoso (e presunto) esopianeta già oggetto di fantasiose teorie complottistiche. Gli Ummiti sono molto simili agli esseri umani e – sostengono gli esperti di alieni – per questo motivo si sarebbero da tempo mescolati agli esseri umani. C’è chi ritiene che gli Ummiti in fondo vogliano il bene della Terra, altri invece temono che vogliano porre in atto un piano di sottomissione.

Il libro di Pappalardo scritto dall’alieno di Ummo

«Ma perché si è rivolto proprio a me – chiede il generale –  È vero che scrivo romanzi, saggi eccetera ma non sono conosciuto. “Lo consegno a lei perché lei è un uomo libero e sono certo che anche dopo aver letto quello che c’è scritto lei lo pubblicherà. La prego di farlo entro dieci anni”». Una volta tornato a casa il generale ha iniziato subito la lettura dell’affascinante manoscritto, che era scritto prevalentemente in spagnolo e francese (ma anche in italiano e inglese). L’indomani a colazione Pappalardo parla con la moglie di quell’incontro con quello strano uomo la sera precedente, ma la consorte – stupita – chiede «quale uomo, noi ieri sera non abbiamo incontrato nessuno».

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Il romanzo dell’Ummita “trascritto e curato” da Antonio Pappalardo

A questo punto il generale ha un’illuminazione: «in quel momento ho capito dovevo essere solo io a ricordare quella scena e solo io a portare questo messaggio». Ed infatti dieci anni dopo Pappalardo darà alle stampe il libro L’utopia dell’Ummita, un libro che nessun essere umano ha mai scritto (l’ha scritto un alieno) dove si parla di quello che accadrà sulla Terra nel prossimo futuro. Ma cosa ci ha voluto dire l’Ummita per tramite di Pappalardo? Il grande messaggio dell’Ummita è: “aspettiamo che venga il vento del Sud”. Ma cos’è? Spiega il generale: che si tratta del« respiro enorme delle popolazioni meridionali del Mondo che stanno soffrendo di tutto a causa di multinazionali spregiudicate che si stanno impadronendo dell’Africa e del Sud America». Ma cosa vogliono gli Ummiti? Si oppongono evidentemente al Nuovo Ordine Mondiale e vogliono invece la felicità a la libertà dei popoli sovrani, «ed ecco perché è nato il Movimento Liberazione Italia». Ecco quindi che scopriamo che il MLI è il primo partito italiano fondato su ispirazione aliena; e del resto a Pappalardo si accompagna l’ex sindaco di Resana Mazzorato, che è seguace di Scientology.

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