Tutti i false flag dell'attentato alla Manchester Arena

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2017-05-23

Non ci sono dubbi, è stato un false flag, lo dicono i numeri, lo dicono gli esperti di complotti. Ariana Grande era una degli illuminati e Theresa May ha organizzato tutto per vincere le elezioni. E ovviamente non è morto nessuno!

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Sono ventidue per ora le vittime confermate dell’attentato terroristico alla Manchester Arena dopo il concerto di Ariana Grande. Cinquantanove sono invece le persone rimaste ferite. L’attentatore, secondo la polizia era uno solo ed è rimasto ucciso durante l’esplosione. Mentre le famiglie dei ragazzi e delle ragazze che hanno assistito al concerto cercano di capire che fine hanno fatti propri figli gli esperti dell’Internet si sono messi già al lavoro per macinare le ipotesi che spiegano il perché di questo attentato.

L’ennesimo false flag!

Come sempre l’unica ipotesi presa in considerazione è quella del false flag. Quello del concerto di Ariana Grande sarebbe l’ennesimo finto attentato con finte vittime e finti feriti. In fondo se al Bataclan i complottisti hanno appurato che è andata così perché a Manchester dovrebbe essere successo qualcosa di diverso? C’è chi è sorpreso che i notiziari parlino di “dispersi” per un evento che si è svolto al chiuso. Come è possibile che ci siano dispersi? Evidentemente è un truffa.
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Una volta appurato che questo attentato – come tutti gli attentati dal 2001 ad oggi – è un false flag bisogna capire il movente. Chi ci guadagna? Forse proprio Ariana Grande, del resto chi la conosce? Il fatto che la Grande sia una star di livello mondiale adorata dai giovanissimi ovviamente non fa testo.
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In fondo c’è chi sostiene che Ariana Grande non sia altro che un burattino nelle mani degli Illuminati e dell’élite che controlla il Pianeta. Una creatura malvagia e senza dubbio satanica. A quanto pare nel video di Bang Bang la Grande aveva previsto l’attentato di ieri sera. E cosa dire dell’esercitazione avvenuta a Manchester il 10 maggio dell’anno scorso? Ecco da dove vengono gli attori.
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Il corollario di questa tesi è che nessuno è morto ieri sera. Quindi tutte le vittime sono i soliti crisis actor. È curioso che per i complottisti negli ultimi vent’anni nessun occidentale sia mai morto davvero durante un attentato.

A chi giova l’attentato di Manchester?

Mancano pochi giorni alle elezioni politiche in Regno Unito. L’attentato sicuramente è stato voluto per orientare e condizionare il voto dei britannici. È la vecchia e collaudata strategia della tensione che già ha dato grandi soddisfazioni in Francia dopo l’attacco sugli Champs-Elysées.
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Questa volta le grandi corporation dell’industria bellica hanno architettato l’ennesimo false flag per non far eleggere il candidato laburista Jeremy Corbyn. Non tutti i complottisti sono dei fanatici di destra.
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Il false flag di Manchester aiuterà Theresa May a vincere le elezioni politiche. Chiaro no? Tenendo conto che la May è al governo non ci fa una bella figura a farsi passare sotto il naso un terrorista. Ma se nessuno è morto perché fare le condoglianze alle vittime? Oppure qualcuno è morto davvero e fa tutto parte di un piano per far vincere i Tories? Seguirà dibattito.

Fate attenzione alle coincidenze e ai numeri!

Una volta assodato che è un false flag e che servirà per far vincere i conservatori possiamo concentrarsi sui dettagli. Niente è più affascinante e self-explanatory (come dicono in UK) dei numeri. Diamo un’occhiata alle coincidenze perché un inquietante filo rosso lega tutti gli attentati recenti.
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Vi affascinano le coincidenze sospette e la numerologia? Allora date un’occhiata alle date di alcuni attentati recenti: sono tutti avvenuti il 22 del mese. Ma nel 2016 mancano l’attacco di Nizza (14 luglio), quello di Berlino (19 dicembre) e quello di Orlando (12 giugno). Per il 2017 mancano invece quello di Stoccolma del 7 aprile, quello di Parigi del 20 aprile e quello di San Pietroburgo del 3 aprile. Insomma a ben guardare le coincidenze sono solo coincidenze.
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C’è addirittura chi ritiene che in questa malvagia false flag anche l’orario dell’esplosione sia indicativo. L’attacco, ci spiegano, è avvenuto alle 22:33. Moltiplicando due per tre e due per tre abbiamo 66. Manca un solo 6 per comporre la triade satanica. Qualcuno lo deve trovare al più presto. Rimanendo sulla questione date in inglese maggio si dice May, proprio come l’attuale premier. Coincidenze? La firma sembra molto chiara!
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Volete più numeri? Ecco uno che ha fatto un sacco di calcoli per dimostrare che le lettere di “Manchester Explosion” sommate fanno 235, come 23/05 ovvero la data di oggi.
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C’è tutto un mondo di calcolatori folli che trova significati numerici massonici e satanici nelle parole che descrivono alcuni eventi.
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Ad esempio avete mai notato quanto sia ricorrente il numero 33? Un chiaro indizio del coinvolgimento di una loggia massonica (e gli ebrei??).

La raccolta fondi per le vittime

Il quotidiano locale Manchester Evening ha lanciato una campagna di raccolta fondi per sostenere i familiari e i parenti delle vittime. Il crowdfunding in poche ore ha raggiunto la cifra di 186 mila sterline (su un goal di 250 mila sterline). Georgina Callander, una ragazza di 18 anni, è la prima vittima dell’attentato di cui si conosce il nome. Il suo account Twitter, dove pochi giorni fa aveva espresso tutta la sua gioia per l’imminente concerto di Ariana Grande è stato preso d’assalto dagli utenti.
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Ovviamente i soliti teorici del complotto hanno già scoperto “coincidenze inquietanti” nel fatto che già diversi mesi fa la ragazza morisse dalla voglia di andare al concerto. Il fatto che si trattasse solo di un modo di dire per esprimere il suo entusiasmo ovviamente non è nemmeno preso in considerazione.
 

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