Le modifiche al reddito di cittadinanza

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-10-12

Arriva la norma anti-brigatisti e mafiosi, a conferma del fatto che la Lega e il M5S hanno protestato contro una norma che avevano approvato sei mesi prima

article-post

Il reddito di cittadinanza cambia. Come quota 100, per la quale si pensa a tre mesi in più per lasciare il lavoro allo scopo di garantire una quattordicesima ai redditi più bassi anche l’altra misura-bandiera della scorsa Legge di Bilancio dovrebbe cambiare. Le modifiche vanno in due direzioni, secondo quanto viene riportato oggi dal Corriere della Sera:

Il primo è l’eliminazione o l’attenuazione di tutti gli adempimenti burocratici aggiuntivi che oggi vengono richiesti agli extracomunitari, introdotti su richiesta della Lega. Resta il requisito della residenza da almeno 10 anni, che del resto vale anche per gli italiani.

reddito di cittadinanza assegno ottobre
Il reddito di cittadinanza (Corriere della Sera, 8 ottobre 2019)

La seconda modifica invece viene invece introdotta in conseguenza del caso Saraceni, l’ex brigatista che lo percepisce trovandosi in stato di detenzione domiciliare:

Il reddito non potrà essere più incassato da chi è stato condannato in via definitiva per reati di mafia e terrorismo, una modifica che nasce dal caso della ex brigatista Federica Saraceni. Lo stop sarà valido fino alla fine della pena ma sembra difficile, anche se gli approfondimenti sono ancora in corso, che possa essere revocato a chi lo sta già prendendo.

Si conferma quindi quanto avevamo raccontato all’epoca, quando prima la Lega e poi il MoVimento 5 Stelle hanno protestato contro una norma che avevano approvato sei mesi prima: la concessione del beneficio, al contrario di quello che sostenevano Di Maio e Bonafede, era in perfetta armonia con la legislazione vigente. L’ultima modifica riguarda invece la scala di equivalenza, che fissa l’importo del sussidio e che finora ha premiato i single a svantaggio delle famiglie, specie se numerose. Sarà infine ridotto da tre a due il numero massimo delle offerte che il lavoratore può rifiutare prima di perdere il reddito. In cambio, però, se accetta un contratto di soli tre mesi, il sussidio non sarà interrotto ma solo sospeso per la durata dello stesso contratto.

Leggi anche: La Lega annuncia lo sciopero in Parlamento contro una legge approvata dalla Lega

Potrebbe interessarti anche