La casa di Corrado Formigli che fa arrabbiare i simpatizzanti di Italia Viva

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2019-12-09

Dopo l’intervista a Piazza Pulita i fan dell’ex premier sono andati a caccia di notizie sulla casa di Corrado Formigli per «far provare l’ebbrezza di sapere che chiunque può entrare nella sua intimità». Renzi su Facebook dice che certe cose non si devono fare, ma ci tiene a ribadire che non le dovevano fare nemmeno a lui. Il punto è che Formigli è un giornalista, Renzi un politico, è così strano pretendere maggiore trasparenza dai nostri rappresentanti?

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C’è una parola tedesca famosa sull’Internet che descrive quel sentimento di piacere che si prova nel godere delle disgrazie altrui: Schadenfreude. Da qualche giorno alcuni fan, seguaci, futuri elettori di Italia Viva hanno preso a bersagliare Corrado Formigli, conduttore di Piazza Pulita “colpevole” di aver dato ampio spazio all’inchiesta dell’Espresso sulla nuova casa di Matteo Renzi acquistata grazie ad un prestito di 700 mila euro elargito dalla madre di Riccardo Maestrelli.

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Renzi che pensa che la sua casa e quella di Formigli siano da trattare allo stesso modo

Scrive il senatore di Scandicci su Facebook: «Dopo Piazza Pulita di giovedì sono apparse sui social notizie su Corrado Formigli e sulla sua abitazione privata. Con dettagli, commenti, critiche. Formigli stesso mi ha scritto stanotte per “sensibilizzare” su quella che lui definisce “una porcheria”: la sua casa “messa in mostra con foto, indirizzo e dettagli”». Non è la prima volta che Formigli è vittima degli attacchi dei sostenitori di una parte politica. Qualche tempo fa furono i simpatizzanti del M5S a prendersela per un dito puntato contro Virginia Raggi durante un’intervista. È però la prima volta che un politico scrive che un giornalista lo ha contattato in privato per “sensibilizzare”. Su cosa? Sulla diffusione di dettagli circa la sua abitazione.matteo renzi casa formigli - 1

Renzi scrive che è d’accordo, che è vero che quello che sta succedendo a Formigli è una “porcheria” ma non rinuncia a ribadire che «le porcherie sono sempre tali. Sia quando si fanno ai giornalisti, sia quando si fanno ai politici». E che quando è successo a lui «non ho avuto solidarietà da Formigli o da altri».

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Nei commenti però i sostenitori di Renzi danno prova di aver capito bene il senso del post, prendendosela con la “doppia morale” e chiedendo le scuse di Formigli che avrebbe fatto meglio a non lamentarsi «di noi che lo abbiamo attaccato sullo stesso terreno» sperando che «abbia imparato la lezione» che quando si tira troppo la corda si spezza. Giornalisti, siete avvisati, le “brigate” di Italia Viva sono pronte a vendicare i torti subiti dal leader.

I supporter renziani che vogliono far provare a Formigli quello che ha provato Renzi

Perché Renzi ha pubblicato quel post? Perché non c’è dubbio che quelli che in questi giorni stanno attaccando il conduttore de La 7 lo fanno perché non hanno gradito “l’interrogatorio” a Renzi. Curiosamente è la stessa accusa che venne fatta dai pentastellati che se la presero perché Formigli aveva “interrogato” la sindaca di Roma.C’è quella che se la prende contro «l’italietta rancorosa, invidiosa» vittima della “cultura del sospetto” (espressione usata dal senatore di Italia Viva durante il confronto a Piazza Pulita) . E che forse ha dimenticato che Renzi aveva promesso massima trasparenza circa l’acquisto della casa (cosa che non c’è stata fino all’inchiesta dell’Espresso) e che aveva spiegato che aveva potuto acquistarla accendendo un mutuo (omettendo la vicenda del prestito).

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E naturalmente Renzi e qualunque altro politico può comprare tutte le case che vuole, con i soldi che vuole e dove vuole. Il punto da chiarire magari sarebbe quello del perché si sia fatto prestare i soldi dall’anziana madre di un imprenditore che quando era al governo aveva nominato consigliere di Cassa depositi e Prestiti. E questa domanda non la si può certo rivolgere pari pari a Formigli il quale la casa la ha acquistata – si presume – grazie ai soldi guadagnati facendo il suo lavoro di giornalista. Un lavoro per il quale oltre al suo editore e agli spettatori non deve rendere conto a nessuno. Un politico però deve rispondere anche agli elettori, soprattutto quando professa e promette trasparenza.

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Il discorso è tutto lì, ed è quello che ha chiesto Formigli a Renzi: «è opportuno che un politico si faccia prestare dei soldi da una persona che aveva finanziato la sua fondazione e che era stata nominata nel CdA di Cassa Depositi e Prestiti?». Non c’è nulla di illegale in quello che ha fatto Renzi: chiedere il prestito ad un amico. Ma a prescindere dai profili di rilevanza penale (che al momento non risultano) non si può non rilevare l’esistenza di un’altra questione, chiamatela pure “morale” fatta anche di promesse di trasparenza non mantenute. Un peccato veniale se volete, ma una questione che c’è. E che non è “spiare dal buco della serratura” come l’ha definita Renzi a Piazza Pulita.

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A tutto questo bisogna aggiungere che Formigli non è certo un giornalista che fa domande scomode o che torchia l’intervistato. Ha fatto delle domande che chiunque avrebbe fatto a Renzi visto che la vicenda della sua abitazione era di dominio pubblico e che l’ex premier aveva ritenuto di non rispondere quando fu contattato dall’Espresso. Per i fan di Italia Viva invece Formigli è un giornalista “intellettualmente disonesto” a cui bisogna «far provare l’ebbrezza di sapere che chiunque può entrare nella sua intimità». Occhio per occhio, dente per dente, si combatte casa per casa.

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