Fatti
La macchina del fango di Paola Taverna contro Corrado Formigli (per un dito)
di Giovanni Drogo
Pubblicato il 2018-12-21
Da qualche giorno il conduttore di Piazza Pulita è vittima dell’odio dei sostenitori della Raggi perché avrebbe osato “puntare il dito” contro la sindaca. Una storia completamente inventata alla quale però crede anche la vicepresidente del Senato. E quando Formigli si rivolge alla Taverna per invitarla pacatamente a riflettere la senatrice del popolo gli ricorda il rispetto dovuto alla sua carica istituzionale
La macchina del fango del MoVimento 5 Stelle non se la merita nessuno. Ma se c’è un giornalista che non può essere accusato di essere stato troppo “duro” con i pentastellati è proprio Corrado Formigli. Ed è per questo che l’odio scatenato su Facebook dai supporter pentastellati fa ancora più male. Soprattutto quando si tratta di Virginia Raggi e della Capitale Formigli ha più volte dato prova di saper essere professionale lasciando spesso e volentieri alla sindaca tutto lo spazio e il tempo necessario per raccontare balle ai telespettatori. E quando la Raggi non era in trasmissione Formigli ha consentito a un personaggio di spessore come Dino Giarrusso di fare altrettanto, senza interruzioni di sorta.
I pentastellati arrabbiati per il dito puntato contro la Raggi
Insomma tutto si può dire di Piazza Pulita tranne che sia una trasmissione apertamente schierata contro i 5 Stelle o Virginia Raggi. Ma è noto che il pubblico televisivo ha la memoria di un pesce rosso e la capacità di ascolto di un bambino di cinque anni quando fa i capricci. Gli elettori dei 5 Stelle – oltre a queste brillanti doti condivise con tutti i telespettatori di ogni ordine, grado e appartenenza politica – sono dotati di una naturale predisposizione al vittimismo che fa subito scattare ondate ridicole di indignazione. Indignazione che si trasforma in odio, e non c’è nemmeno bisogno di alimentarlo perché anni di dichiarazioni contro la casta dei giornalisti, di liste di proscrizione, di suddivisioni tra giornalisti “puttane” e con la schiena dritta hanno creato un humus fertilissimo per cose come questa.
Dopo la puntata del 13 dicembre, in cui Formigli ha intervistato Virginia Raggi, una pagina di nome “Paola Taverna supporters” ha preso due fotogrammi della trasmissione in cui sembra che il conduttore stia puntando un dito accusatorio contro la povera sindaca. Segue la solita scarica di insulti e reazioni scomposte come quella di chi chiede una legge per vietare certi comportamenti “contro una carica istituzionale” (ma come, non eravamo tutti uguali) e viene raccontato che il dito puntato di Formigli è addirittura un gesto di violenza contro le donne.
Grillini con la bava alla bocca promettono e giurano vendetta: non guarderanno mai più Piazza Pulita, La 7, la televisione, un video su YouTube dove compaia Formigli. Siamo a tanto così dalla damnatio memoriae che viene scongiurata solo perché manca la materia prima.
Come al solito ci sono anche insulti più coloriti, ma è ordinaria amministrazione purtroppo. Certo un po’ sorprende che una pagina di fan della Taverna se la prenda per un “dito puntato” quando la senatrice pentastellata non è certo nota per la sua educazione e i modi da contessina britannica. La cosa però degenera al punto che è la stessa vicepresidente del Senato a condividere sulla sua pagina Facebook ufficiale il post dei suoi “supporters” condividendone quindi l’interpretazione; «nonostante tutto andiamo avanti» aggiunge Paola Taverna ad un post che parla di “aggressività e arroganza mai vista prima con altri sindaci”.
La fantastica risposta di Paola Taverna a Corrado Formigli
Il problema è che né Paola Taverna né i tanti grillini schiumanti rabbia contro il ditino di Formigli hanno visto la puntata. Qualcuno ha attaccato la Raggi e la reazione pavloviana è quella di fare quadrato attaccare la litania di insulti e lamentazioni. Formigli però un po’ abbozza ma ad un certo punto scoppia. Perché quel dito puntato non era puntato contro la Raggi ma è il gesto che solitamente fa quando deve interrompere l’ospite per lanciare la pubblicità. Ed in effetti basta guardare il video per rendersene conto.
Formigli chiama in causa direttamente la senatrice Taverna. Nei commenti al post condiviso sulla sua pagina si leggono delizie come “Quel dito dovrebbe metterselo nel culo.. arrogante ed inutile personaggio” oppure “Formigli sei un verme sei incazzato perché i tuoi amichetti pd non esistono più ma trattare così la Raggi” ma anche “Formigli più lo guardo e più capisco che è un testicolo vivente….”. Tutti commenti che lo staff della senatrice non ha minimamente pensato di moderare.
La risposta della Taverna alle rimostranze di Formigli che ha scritto “invito pacatamente la vicepresidente del Senato Taverna a riflettere su quello che è accaduto” è fenomenale. Per prima cosa la Taverna fa sapere che non ha alcuna intenzione di andare a rivedere quella puntata per avere “a la controprova che in quel preciso momento inveisse o meno contro la nostra sindaca, perché ce l’ho impressa bene in mente tutta”. Per la senatrice del M5S addirittura Formigli stava inveendo contro la Raggi, cosa che non solo non è accaduta ma è una falsità inventata di sana pianta. Taverna però non ha nemmeno l’umiltà di andare a verificare “perché si ricorda bene” (e invece ricorda male). Poi la vicepresidente del Senato, invece che chiedere scusa, attacca con il vittimismo benaltrista ricordando le “numerose occasioni” in cui è stata attaccata personalmente e gratuitamente ma non è stata difesa da nessuno, nemmeno dai giornalisti.
Alla vicepresidente del Senato sfugge però che non risulta che Formigli l’abbia mai offesa e che è puerile dire ad uno che ti sta dicendo che ti sei comportata male che altri si sono comportati male con te in passato e quindi siamo pari. Perché il punto che la senatrice Taverna dimentica è che lei – in quanto donna e in quanto carica istituzionale – ha partecipato alla macchina del fango contro un giornalista di nome Corrado Formigli e che questo giornalista ha invitato a riflettere sull’accaduto non tutto l’arco parlamentare ma una specifica persona: Paola Taverna. Nei commenti al post di Formigli interviene anche la Raggi che dopo aver ricordato anche lei la violenza e l’odio subito in questi due anni (di nuovo, non da parte Formigli) e il linciaggio mediatico che sta subendo Di Maio (ma che c’entra?) definisce “tosta” l’intervista e non dice nulla riguardo le offese, le invettive o il “dito puntato” di Formigli. Segno manifesto che quelle invettive non ci sono state e che quindi non solo i fatti ma perfino Virginia Raggi smentisce Paola Taverna.