Opinioni
Il Giornale e il figlio di Selvaggia Lucarelli “piccolo molestatore”
di Mario Neri
Pubblicato il 2020-07-06
Oggi Giannino della Frattina sul Giornale racconta la storia dello scontro tra il figlio di Selvaggia Lucarelli e Matteo Salvini a Milano con un taglio definendo il 15enne Leon un “piccolo molestatore”. Perché forse più che noi, dovrebbe forse essere Selvaggia Lucarelli a dire al figlio che non si va a una conferenza stampa dove Salvini sta rispondendo ai […]
Oggi Giannino della Frattina sul Giornale racconta la storia dello scontro tra il figlio di Selvaggia Lucarelli e Matteo Salvini a Milano con un taglio definendo il 15enne Leon un “piccolo molestatore”.
Perché forse più che noi, dovrebbe forse essere Selvaggia Lucarelli a dire al figlio che non si va a una conferenza stampa dove Salvini sta rispondendo ai giornalisti per urlargli un po’ sguaiatamente «volevo ringraziarla per il suo governo molto omofobo e razzista». Giustificandolo con il fatto che «la comunità di colore ce l’ha tutta con lei, perché è un razzista». Provocando il garbato sorriso di Salvini, ma ovviamente la reazione stizzita dei suoi sostenitori trattenuti a stento. E quella della polizia che lo ha identificato, creandone il perfetto martire del politicamente corretto violentato nelle sue libertà dall’attitudine tirannica della destra.
Un teatrino a favore di telecamere che si può sicuramente concedere al figlio, non alla madre che avrebbe il compito di spiegargli che apparire non è tutto. Che la visibilità di un attimo non vale la rispettabilità di un comportamento. Perché più forte è un’idea, meno si ha bisogno di urlarla. E ragionare è più interessante di provocare. Anche a 15 anni, figuriamoci a 46.
Certo, in tema di “uso politico dei ragazzini” vale appena la pena di ricordare che il 12 aprile scorso un certo Salvini, di certo nemmeno parente del Salvini di cui parla oggi il Giornale, è riuscito nell’impresa di infilare la figlia Mirta nella polemica con Giuseppe Conte sulle bufale sul MES dette da lui e Giorgia Meloni riguardo le presunte (e mai accadute) attivazioni del Meccanismo Europeo di Stabilità di cui i due attraverso le loro pagine facebook lo hanno accusato.
Già in un’altra occasione la bambina, secondo i suoi racconti, gli aveva chiesto perché quel cattivone di Conte ce l’aveva con lui. Segno che la ragazzina è sveglia e intelligente, ma soprattutto che ha un’attenzione nei confronti dei fatti politici che spesso nel papà latita. il 25 maggio, il giorno prima delle europee, Salvini ha pubblicato una foto del saggio di danza della sua principessa. Il giorno successivo una foto di Salvini con la figlia Mirta (questa volta fotografata di fronte) e la loro amica mucca.
Da quel momento i figli di Salvini hanno cominciato ad entrare sempre di più nel mondo social del ministro. Un mondo fatto di insulti a ladri, immigrati, gogna nei confronti di ragazzine (magari coetanee del figlio più grande del Capitano). A queste ultime Salvini non ha riservato nemmeno la cortesia di una foto di spalle o censurata, anzi proprio come fa un suo parlamentare, le sbatte sulla sua pagina Facebook senza troppi complimenti.
Di tutto questo il Giornale che oggi bacchetta Lucarelli per il figlio non si è mai accorto. Cose che capitano. E ora ci sarebbe anche da parlare dell’uso (non politico) delle minorenni, ricordando qualche caso in cui è stato coinvolto (e poi assolto, ma la cronaca dei fatti rimane) il fratello dell’editore. Ma forse è meglio non infierire.