Quando Dino Giarrusso diceva di fare politica senza paracadute

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2018-04-26

Certi treni passano una volta sola nella vita e Dino Giarrusso non ha certo bisogno di spinte, ma sa cogliere le occasioni. Ed è per questo che è stato paracadutato dietro le linee nemiche a lavorare in Regione come addetto alla comunicazione del MoVimento 5 Stelle. E che non si dica che il M5S non fa diminuire la disoccupazione!1

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Il 5 marzo, all’indomani delle elezioni politiche, l’ex Iena Dino Giarrusso scriveva su Facebook: «Sono sicuro di avere fatto la scelta più giusta della mia vita a licenziarmi da Le Iene e candidarmi con il MoVimento Cinquestelle, e gioisco per dei risultati straordinari, che segnano una svolta storica nel nostro paese». Giarrusso purtroppo non è entrato in Parlamento perché è stato candidato, senza paracadute, in un collegio a suo dire “impossibile da vincere” (dove però alle amministrative 2016 aveva stravinto).

Giarrusso, da trombato a coordinatore dell’ufficio comunicazione del gruppo M5S in Regione

In un altro post, quello in cui annunciava la sua candidatura, Giarrusso rimarcava il fatto di essere senza “paracadute”. Vale a dire che era candidato solo all’uninominale senza essere anche inserito nel listino bloccato del proporzionale. «Mi pesa certo sospendere il mio lavoro a Le iene– spiegava Giarrusso a fan ed elettori – ma contrariamente a ciò che pensavo poco meno di un mese fa, credo che questo sia esattamente il momento storico più giusto per spendersi in prima persona e sostenere l’unica forza politica che può davvero cambiare in meglio la vita di tutti noi». Il M5S non ha ancora inizato a governare ma qualcosa di buono l’ha già fatto.

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Almeno per Giarrusso che dopo l’addio alle Iene ha già trovato un posto nello staff del MoVimento 5 Stelle in Regione Lazio. Manca solo la firma sul contratto, che non arriverà fino a che il consiglio regionale avrà approvato il bilancio. A chiamarlo i Regione è stata Roberta Lombardi, una che di spese per lo staff se ne intende (quando era deputata la Faraona spendeva oltre 6mila euro al mese per lo staff). Giarrusso quindi continua ad operare per il bene del Paese, mantenendo le promesse fatte agli elettori. Non più tardi di un mese fa infatti il pentastellato ricordava di aver promesso ai cittadini che non sarebbe sparito dopo il 4 marzo, a prescindere dal risultato elettorale.

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La sensazione è che il nuovo lavoro di Giarrusso sia un po’ quel paracadute che è mancato alle elezioni del 4 marzo, il muto soccorso tra trombati, lo definisce un commentatore. E le Iene probabilmente parlerebbero del “candidato riciclato” che per pura coincidenza trova un posto da staffista in Regione. Per carità, anche come candidato Giarrusso era un ripiego, visto che inizialmente gli era stato preferito l’Ammiraglio Rinaldo Veri, che però aveva  il problemino di essere già in carica al consiglio Comunale di Ortona (per giunta con una lista del PD). Senza dimenticare di quando aveva rinunciato alla corsa per le Parlamentarie che davano accesso ad un posto nel listino proporzionale. Ma alle Parlamentarie il risultato era incerto, meglio un posto fisso (senza paracadute ça va sans dire) all’uninominale, decisamente più prestigioso.

Quando Giarrusso diceva: vado senza paracadute

Ci sarebbe poi anche la questione della trasparenza (uno dei valori che grazie al M5S, spiegava la ex Iena tempo fa, stavano iniziando a tornare di moda assieme all’onestà), in questi giorni Giarrusso non ha mai fatto cenno al fatto di essere stato chiamato dalla Lombardi e di aver accettato l’incarico. Nulla si sa nemmeno riguardo al – sicuramente rigido e trasparente – sistema di selezione adottato dal M5S in Regione.

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La deputata PD Alessia Rotta lo definisce un paracadutato a 5 Stelle ma lui non ci sta: «Penso di averne uno adeguato per occuparmi di comunicazione. E non ho bisogno di aiutini per lavorare». Emblematico però che il primo incarico di lavoro arrivi proprio grazie al MoVimento 5 Stelle.

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Giarrusso insiste «Io non sono uno che ha bisogno di spinte per lavorare, pensate che è uscito in 100 sale il mio film». Non dice però che il film che esce oggi non è “suo” (lo dice en passant in un commento) ma che lui è uno dei cinque sceneggiatori.Del resto Giarrusso ha molte doti ma la modestia non è tra queste visto che all’indomani della sua candidatura disse che «all’uninominale ci sono personalità di altissimo livello e io sono una di queste».

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E Giarrusso evita accuratamente di menzionare il fatto che il lavoro sul film è roba vecchia che risale a diverso tempo prima delle elezioni, addirittura a “qualche anno fa”, come ha scritto su Facebook. Per fortuna che qualcuno gli ha offerto un posto di lavoro in Regione. E speriamo che se la cavi meglio di quella sera ad Otto e Mezzo, dove riuscì nella non facile impresa di far fare bella figura ad uno come Alessandro Gozi. Last but not least in Regione Giarrusso troverà Davide Barillari al quale ricordiamo che il nuovo addetto alla comunicazione del M5S ha detto in televisione: «non sono assolutamente contrario ai vaccini obbligatori e penso che bisogna tutelare la salute dei cittadini».

 

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