«Così il MoVimento 5 Stelle mi ha scaricata»

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2018-01-31

Il MoVimento 5 Stelle aveva chiesto alla Dottoressa Silli, medico ospedaliero molto stimato sul territorio di Lanzo, di candidarsi all’uninominale alla Camera. Ma all’improvviso qualcuno ai vertici ha cambiato idea e ed è stata ripescata un’attivista che non aveva nemmeno superato le Parlamentarie. Piccola storia che racconta la selezione a 5 Stelle per le Politiche

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Il MoVimento 5 Stelle fatica a venire a patti con la sua nuova identità “ibrida”. Da un lato c’è il M5S che ascolta la Rete e convoca le Parlamentarie ma come da tradizione evita accuratamente di pubblicarne i risultati (sono passate ormai due settimane). Dall’altro quello che apre le porte alla società civile, alla ricerca non di attivisti ma di persone competenti, legate al territorio, che possano dare al partito di Grillo&Di Maio quel qualcosa in più. Avvocati, ammiragli, professionisti hanno risposto alla chiamata del MoVimento, che ha chiesto loro di mettersi al servizio del Paese.

Come funziona la selezione dei candidati a 5 Stelle, il caso di Barbara Silli

Sono i candidati nei collegi uninominali, selezionati personalmente da Luigi Di Maio e dallo staff della Casaleggio. Una selezione che – come ha dimostrato il caso dell’ammiraglio Veri o quello di Nicola Cecchi non è stata poi così ferrea. Pochi però sanno come funziona il meccanismo che porta alla candidatura. Una quasi candidata, Barbara Silli, lo ha rivelato a tutti con il suo post su Facebook. La dottoressa Silli, medico ospedaliero dell’ospedale di Valli di Lanzo dove si occupa anche del punto di primo intervento, è arrivata ad un soffio dall’essere candidata all’uninominale alla Camera ad Ivrea. Candidatura sfumata all’ultimo, senza alcuna motivazione.
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La storia che la Dottoressa Silli racconta inizia il 21 gennaio, quando viene contattata dal consigliere pentastellato del Comune di San Carlo Canavese Stefano Audino. È stato lui, che aveva avuto modo di conoscere la dottoressa durante le visite della Commissione Sanità all’ospedale di Lanzo, a proporle di presentarsi alle prossime elezioni per il MoVimento. Il M5S era alla ricerca di una persona fuori dalla politica, non schierata, che fosse espressione del territorio. Due giorni dopo, il 23, l’incontro con il consigliere regionale Davide Bono. Una stretta di mano suggella l’accordo ed iniziano gli adempimenti burocratici necessari alla presentazione delle liste. Servono i vari certificati ma non solo. La dottoressa ne parla con il Direttore Generale dell’ospedale e prende un mese di ferie per seguire la campagna elettorale.
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Il tempo stringe, il 29 bisogna consegnare i nominativi. Si discute dello stipendio e del regolamento sul trattamento economico dei futuri parlamentari a 5 Stelle. Si fanno anche le foto di rito per i volantini da stampare e viene girato il video di presentazione. Manca solo la firma sul famoso contratto, quello che vincola gli eletti al MoVimento 5 Stelle.

Chi ha deciso di escludere Barbara Silli dalle liste?

All’improvviso, dopo cinque giorni di contatti frenetici tutto si interrompe. La dottoressa spiega di aver ricevuto sabato 27 un messaggio da Bono che disdiceva la riunuione che era in programma e le annuncia di avere “una brutta notizia”: non sarà più candidata. Al suo posto è stata scelta Valentina Pretato, di Ivrea, che aveva già partecipato alle Parlamentarie ma non era riuscita ad entrare nemmeno nell’elenco dei “candidati di riserva”. Al telefono con Nextquotidiano la dottoressa Silli racconta di aver avuto poche spiegazioni in merito all’improvviso dietrofront. L’unica cosa che le è stata detta è che «è stato deciso di privilegiare il territorio di Ivrea rispetto a Lanzo».

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Davide Bono domenica 28 alla presentazione delle liste M5S in Piemonte

Chi lo ha deciso? Non si sa. La dottoressa è convinta che non sia stata una decisione di Davide Bono, perché con lei si era impegnato apertamente e «una stretta di mano ha un significato profondo e molto chiaro». Chi allora? La quasi candidata ipotizza che siano arrivati “ordini dai vertici”. Una decisione politica che privilegia una persona “non laureata .. non esperta.. non immersa nel territorio” come invece è la dottoressa. La delusione della dottoressa, è palese. «I 5 Stelle hanno ammesso – dice – di aver cambiato le carte in tavola dopo essersi impegnati con me». Uno schiaffo ad una persona che si è “messa totalmente in gioco per ideali che credevo fossero comuni” ma soprattutto “uno schiaffo al territorio che ancora una volta è stato volutamente dimenticato dai vertici”.

Le scuse di Stefano Audino da parte del MoVimento 5 Stelle

Qualcuno su Facebook ha suggerito che si tratta di una montatura, di una bufala. Ma la dottoressa fa sapere di avere i messaggi che si è scambiata con Bono e nei quali si parla della candidatura. E a confermare l’imbarazzo del M5S arrivano le scuse di Stefano Audino che dalle pagine del Canavese spiega che la legge parla chiaro: “in caso di Collegi Uninominali l’ultima parola spetta ai vertici e così è stato”. Il MoVimento aveva scelto Barbara Silli “perché la ritenevamo la candidata giusta ed ancora oggi è così. Ma qui sono le decisioni politiche a contare a scapito delle persone”. Il consigliere pentastellato ribadisce che “non c’è nulla di personale contro Barbara” e si rammarica perché “la questione poteva essere gestita meglio di come lo è stata”.
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Cosa farà ora la dottoressa, sosterrà lo stesso il MoVimento? La Silli non vuole parlare delle sue intenzioni di voto: “continuerò ad occuparmi dei miei pazienti e del mio territorio, come ho sempre fatto in questi ultimi quattordici anni” e confermando così il radicamento con  Valli di Lanzo. Su Facebook la dottoressa ha postato una foto emblematica, in un cerchio rosso che ricorda molto il logo del MoVimento ha scritto: “non sono riusciti a toGliermi il sorriso”. Anche la G è rossa, come la V di MoVimento.
 
Foto copertina via Facebook.com

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