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Come i tifosi stanno prendendo l'addio di Totti alla Roma
di Mario Neri
Pubblicato il 2017-05-27
I fan litigano sui social network tra chi accusa la società di aver fatto un pasticcio e di pensare solo al marketing e chi difende le scelte della dirigenza. Uno scontro fomentato con ragioni anche strumentali dai media della città. Intanto lui…
Da quando Francesco Totti ha annunciato il suo addio alla A.S. Roma la pagina Facebook della società giallorossa ha cominciato a celebrare il campione con i ricordi migliori della sua carriera. E così ecco spuntare i video con i migliori goal, le migliori partite, i migliori assist.
Ma a causa delle modalità con cui è avvenuto l’addio, nello spazio dei commenti è partito un dibattito tra chi critica la società e chi la difende. Ovviamente alla questione non è estranea la guerra che alcune radio fanno alla società da anni – per motivi anche extracalcistici – e le accuse alla nuova proprietà di pensare “solo al marketing” e non alle vittorie della squadra.
«Pallotta, Baldini e Spalletti ci hanno rovinato gli ultimi anni del Capitano e a mio avviso lo porteranno lontano da Roma. Non perdonerò mai a questa dirigenza i 6 anni trascorsi oltretutto senza alcun titolo! La Roma è di noi tifosi e Totti lo è certamente, tanti altri a Trigoria no», scrive ad esempio Gianluca; «In 6 anni ci avete regalato ZERO soddisfazione e tante tante chiacchiere e umiliazioni…. L’unica cosa che rimarrà è che ci siete venuti dall’america per distruggere l’unico vanto del tifoso romanista!», ribadisce Edoardo. Dall’altra parte c’è invece chi difende la scelta della società: «Io dico solo questo… si tifa l’A.S. Roma prima di tutto..poi i giocatori, contro francesco non si può dire nulla ci mancherebbe però ormai è diventato un arma per tutti quelli che vogliono destabilizzare l’ambiente…».
Come i tifosi stanno prendendo l’addio di Totti alla Roma
La bandiera di Totti viene issata anche per ragioni strumentali. Non è un mistero infatti che da anni sui social network e soprattutto nelle radio locali si scontrino le due anime principali del tifo giallorosso, e segnatamente chi è a favore e chi è contro la nuova proprietà dei giallorossi. Una guerra che a tratti è stata strisciante e in molti momenti invece è stata aperta, capitanata dai nostalgici della famiglia Sensi contro i sostenitori di James Pallotta.
Come all’epoca della sanzione nei confronti del giocatore, allontanato da Trigoria per l’intervista al TG1 in cui criticava l’allenatore. La vicenda tracima dai social network e arriva anche alle lettere dei giornali, a loro volta non estranei a conflitti d’interesse come ha dimostrato la vicenda dello stadio della Roma.
Intanto i giornali continuano a interrogarsi sul futuro di Totti. Mimmo Ferretti, espertissimo di calcio romano, sul Messaggero scrive:
Se non fosse per la “passione” che ancora anima Francesco, l’epilogo sarebbe già scritto: restare nella Roma da dirigente. Magari con il suo amico Di Francesco in panchina. Non si va lontano dalla verità affermando che se arriverà un’opportunità irrinunciabile (non solo sotto l’aspetto economico, come detto) per continuare a giocare, Totti appenderà gli scarpini al chiodo al fischio finale di Tagliavento, domani sera all’Olimpico. La sensazione, però, che non siamo neppure al 50 per cento di probabilità per l’una e l’altra soluzione.
A Francesco finora sono arrivate (mezze)proposte, quasi tutte più di facciata che di sostanza. Lui, del resto, in questa stagione ha giocato in campionato soltanto 327 minuti, con una media di circa 32 minuti al mese. E, di questo passo, un qualsiasi calciatore, figuriamoci uno di quasi 41 anni, perde fatalmente la condizione. E recuperarla è impresa molto complicata. Totti sta riflettendo anche su questo, perché con alle spalle una carriera come la sua non vuole andare in campo e passeggiare. Cosa, se mai, possibile soltanto su campi minori. «Se Maradona ha dichiarato che sono il più forte che abbia mai visto, posso anche smettere…», ha aggiunto Francesco al Coni, dopo essersi allenato da solo all’ora del cappuccino e cornetto a Trigoria (accolto da una settantina di tifosi cinesi in delirio: «Vado a giocare in Cina, diglielo…», ha sussurrato all’interprete). Un annuncio sottotraccia o l’ennesimo messaggio spedito a chi non “potrà” più fargli indossare la maglia della Roma? Lo scopriremo solo vivendo, come sempre.
Ma oltre alle proposte cinesi ci sono anche quelle romane. Il Trastevere ha chiesto a Totti di tornare nella sua prima società (cominciò con la SMIT), in serie D.