Fact checking
Ma Salvini si ricorda che è stato lui a presiedere il CdM del conflitto d’interessi di Conte?
di Alessandro D'Amato
Pubblicato il 2019-10-29
Se Salvini teneva alla trasparenza di Conte su Retelit poteva muoversi nel giugno scorso, ma all’epoca al Capitano non fregava nulla di queste piccolezze perché Conte era il presidente del Consiglio del suo governo. Oggi invece per Salvini Conte deve chiarire. Ma se Conte ha fatto qualcosa di male, allora perché Salvini ha approvato tutto?
“Non faccio il giudice, lascio che siano i giudici a fare il loro mestiere ma il presidente del Consiglio dovrebbe sentire l’esigenza lui di andare in Parlamento e di smentire il Financial Times. Sono ormai tante le ombre su Conte, dal Russiagate ai concorsi universitari alle parcelle, ai rapporti col Vaticano, non si può andare avanti così”: come al solito Matteo Salvini, che di Savoini se ne sbatte e caccia fuori le orecchie ferite degli agenti di polizia penitenziaria quando gli chiedono di rspondere a domande sul suo amico trentennale, pretende dagli altri massima trasparenza.
Ma Salvini si ricorda che è stato lui a presiedere il CdM del conflitto d’interessi di Conte?
In particolare la pretende da Giuseppe Conte, che indica da mesi come nemico pubblico numero uno e sul quale ha trovato un altro ritornello da quando il Financial Times ha pubblicato un articolo che riepiloga, senza aggiungere nulla di nuovo, la vicenda di Retelit e della golden share esercitata dal governo Conte One – quello in cui Salvini era vicepremier – per fermare gli investitori ostili a Raffaele Mincione dopo che l’avvocato Conte, un mese prima, aveva fornito un parere legale in cui dava ragione al fondo Athena Global Opportunities costituito all’epoca con soldi del Vaticano.
Salvini continua a chiedere trasparenza a Conte ma dimentica un fatto di importanza fondamentale: chi fu a presiedere il consiglio dei ministri che diede ragione all’avvocato Conte e a Mincione? Non ci crederete, ma fu proprio Matteo Salvini a presiederlo perché Conte era ufficialmente volato in Canada per il G7 ma in realtà, come ha confermato lo stesso Conte, si era astenuto per il chiaro conflitto d’interessi scaturito dal suo ruolo di consulente di Mincione. Se Salvini teneva alla trasparenza di Conte poteva muoversi nel giugno scorso, ma all’epoca al Capitano non fregava nulla di queste piccolezze perché Conte era il presidente del Consiglio del suo governo. Oggi invece per Salvini Conte deve chiarire. Ma se Conte ha fatto qualcosa di male, allora perché Salvini ha approvato tutto?
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