Politica
Roberta Lombardi vuole l'assessore che lasciò la Giunta Raggi?
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2017-12-09
La candidata governatrice esprime parole di apprezzamento per Marcello Minenna, che lasciò il Campidoglio sbattendo la porta. Potrebbe essere nella sua squadra
Roberta Lombardi, candidata governatrice della Regione Lazio con il MoVimento 5 Stelle, ha rilasciato oggi un’intervista molto interessante al Messaggero. In primo luogo perché la deputata a 5 Stelle ha risposto molto chiaramente alla stessa domanda fatta a Laura Castelli qualche giorno fa da Lilli Gruber su Europa ed euro:
Ma anche per Di Maio l’Europa non è più matrigna. Per lei ancora lo è?
«Noi siamo critici ma vogliamo modificarla da dentro».
Rimanendo dentro l’euro?
«Sì».
La Lombardi quindi ha evitato di infilarsi nella stessa trappola in cui è caduta la Castelli, dando una risposta chiara a una domanda secca. Dopo la non eccellente figura sulle mammografie, la più carismatica tra i grillini romani ha dimostrato di saper gestire meglio il rapporto con i media. Ma nell’intervista la Lombardi dice anche un’altra cosa molto interessante.
Il Comune deve costituirsi parte civile contro la sindaca?
«Se è una decisione politica l aprenderà lei, se è tecnica ci penserà l’avvocatura».
È politica.
«Allora le ho già risposto».
Smentisce che nella sua squadra di governo ci saranno Marcello Minenna al Bilancio e Daniela Morgante (già con Marino-ndr) capo di gabinetto?
«Sono persone perbene di cui ho una grandissima stima».
Quindi conferma.
«È presto per parlare di nomi».
Esistono ancora i lombardiani?
«Esistevano quelli socialisti di Riccardo. A Roma c’è il M5S».
Nel M5S c’è una forte componente no-vax. Lei è contraria alle vaccinazioni obbligatorie?
«Non c’è alcuna componente. Credo nella scienza e nella raccomandazione non nell’obbligatorietà».
I suoi figli sono vaccinati?
«Sì».
La Lombardi infatti cita Minenna, che se n’è andato dalla Giunta Raggi sbattendo la porta il 31 agosto 2016 in occasione della querelle con Carla Romana Raineri, e la Morgante, che era stata in predicato di rivestire lo stesso ruolo in Campidoglio. Due nomi che probabilmente contribuirebbero a movimentare la vita di Regione e Comune. Sarà contenta Virginia.