I più bei video dei candidati a 5 Stelle per le Parlamentarie

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2018-01-15

Tutti i candidati sono onesti e incensurati. Tutti vogliono mettere al centro la democrazia diretta e le cinque stelle. Non tutti hanno esperienza nella raccolta firme (l’unica abilità richiesta agli attivisti pentastellati) ma tutti vogliono andare in Parlamento per mettere al centro della loro azione politica la sovranità popolare. Ecco i loro video

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Da domani mattina fino alle 21 del 17 gennaio si terranno le consultazioni online su Rousseau per le parlamentarie del MoVimento 5 Stelle. La grande lotteria dei click a 5 Stelle, alla quale parteciperanno tra i 15mila e i 17mila candidabili può finalmente avere inizio. In palio un posto in lista e la certezza per molti, allo stato attuale dei sondaggi, di varcare le porte del Parlamento (o di Regione e Comuni dove si andrà al voto il 4 marzo). Non tutti potranno essere candidati, solo i migliori ce la faranno. Tutti gli altri, quelli che non si sono candidati dovranno guardarsi centinaia di video per scegliere finalmente a caso il proprio candidato.

Finché la barca va, falle imbarcare candidati

La scelta, come sempre in caso di decisioni di nessuna rilevanza per il M5S è delegata agli iscritti. Tanto nella nuova struttura che è stata data al partito di Grillo e Casaleggio gli unici che possono decidere davvero qualcosa sono i vertici. Come è giusto che sia all’interno di un’associazione dove vigono il principio dell’uguaglianza, della trasparenza e dell’onestà. Come già accaduto in passato i candidati alle Parlamentarie saranno votati da amici e altri attivisti. E se nel 2013 Luigi Di Maio è riuscito a farsi candidare con meno di 200 voti c’è molta attesa di sapere quale sarà la soglia minima di click per farsi mettere in lista nel 2018.

Visto il rapporto tra numero di iscritti che partecipano attivamente alle votazioni online (meno di 40mila per l’elezione di Di Maio a candidato Premier) e di candidati difficilmente tra i vari Carneade ci sarà chi farà il pieno di voti. Ogni iscritto potrà esprimere tre preferenze per i candidati nel proprio collegio plurinominale alla Camera e tre preferenze per quelli nel proprio collegio plurinominale al Senato. Almeno così ogni candidato riuscirà a prendere più di un voto. Ad esempio l’europarlamentare Paola Ferrara fa sapere che sono circa 400 i candidati calabresi alle Parlamentarie del Movimento 5 Stelle in Calabria.

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Tutti quelli da non votare secondo Ignazio Corrao

Il fatto che una buona parte dei candidabili abbia avanzato un’autocandidatura ha fatto storcere il naso all’europarlamentare Ignazio Corrao. Su Facebook Corrao ha pubblicato un vademecum per le Primarie dove racconta di «essere ancora legato a quella vecchia regola morale che ti dovrebbe portare a concorrere alle primarie soltanto se ti candidano veramente gli altri, se sei concreta espressione di un ampio gruppo di persone, di un percorso e di una volontà collettiva». Poi uno magari per curiosità legge il curriculum di Corrao e scopre che prima di essere eletto all’europarlamento ha lavorato per un anno nell’ufficio legale del M5S all’Assemblea Regionale Siciliana (e sui collaboratori di Corrao finiti in qualche lista a 5 Stelle si potrebbe aprire un altro capitolo). I profili per cui Corrao consiglia di non votare riflettono la maggior parte dei partecipanti, la cui candidatura viene dal basso nel senso che nessuno gliel’ha chiesto. Si intuisce poi un certo fastidio per il fatto che nella barca del M5S siano saliti – con la benedizione di Di Maio – personaggi che fino a poco fa con il partito di Grillo non c’entravano nulla.

La sfilata dei candidadabili più divertenti del Web

La stragrande maggioranza dei candidabili ed aspiranti candidati è composta da emeriti sconosciuti. Persone che raccontano in video confessione, un po’ stile Grande Fratello, quando e dove hanno sentito la chiamata per la politica. Generalmente è avvenuto nei pressi di uno spettacolo/comizio di Grillo. Ce n’è per tutti i gusti ed il principale è l’onestà (come attestato dalle numerose foto di certificati penali immacolati). Di molti non sono note le competenze ma tutti hanno un’idea precisa su una particolare questione d’interesse.

Ad esempio c’è lo spettacolare Giovanni Di Caro che con un entusiasmo e una vitalità incredibili ribadisce il suo impegno nel settore del ueifare (o welfare come dicono i piddini) e al tempo stesso l’indendo a sostenere – ovviamente – il settore del turismo in virtù della qualifica di Operatore di spettacoli ed eventi culturali ottenuta grazie al corso del Fondo Sociale Europeo svolto ad Agrigento nel 2000. L’avvocato Chiara Tringali le cui proposte stanno spopolando su Facebook. La Tringali propone infatti “la sospensione del termine di prescrizione nei procedimenti penali con l’inizio del processo di primo grado” e di abolire “il divieto di reformatio in peius” ovvero “il principio in virtù del quale il condannato in primo grado non rischia nulla a impugnare la sentenza, nella assoluta certezza che la sentenza di secondo grado non potrà comminargli una pena peggiorativa di quella che ha già subito”.

Ma le competenze e le capacità professionali sono solo un dettaglio. Come ci spiega il candidabile Fabrizio Todaro che alla competenza di molti attuali portavoce preferisce il sacro fuoco di coloro che vanno col cuore oltre l’ostacolo e non guardano all’interesse singolo. Forza, coraggio e determinazione (e un uso spregiudicato del montaggio video) queste le caratteristiche salienti di un vero cinquestelle.

Ci sono poi i candidati che provengono da anni di militanza nei meetup descrivendo nel dettaglio la propria intensa attività ai banchetti per le numerose raccolte firme ed evidenziato di aver agito sempre secondo i principi fondanti della democrazia partecipata. Che in realtà nel nuovo M5S contano ben poco.

C’è poi lo psicoloco Cristian Romaniello che – come tutti i candidati – si mette a disposizione per il bene del Paese e invece che spiegarci perché lui è meglio di altri (non ha senso, un vale uno) ci racconta delle sue interessanti ricerche sulla corteccia prefrontale e l’umorismo. Se non altro qui si rischia di imparare qualcosa e non ci sono promesse inutili. Sergio Scudery, dall’Australia, si vanta sornione di avere un curriculum più lungo della media.
https://www.youtube.com/watch?v=gd_Ju8w4iaE
Ghandy Angelo LLapapasca Yepez da Lima (Perù) non ha ancora finito l’università (gli mancano due esami) ma è già pronto per cambiare questo paese. Studia Scienze della Comunicazione e in bella vista sul comodino ha l’ultima fatica letteraria di Alessandro Di Battista, un uomo che ha dato tanto alla Patria.

Fabrizio Dresda: il signoraggista fruttariano che vuole candidarsi alla Camera

Tra i migliori c’è senza dubbio Fabrizio Dresda, che conquista il pubblico con Smells like teen spirit dei Nirvana e davanti alla libreria d’ordinanza ci spiega di essere pronto “per LA BATTAGLIA MADRE di tutte le battaglie, ovvero quella a favore della DEMOCRAZIA REALE contro I SIGNORI DEL DENARO”. Apprendiamo così che Dresda si farà portatore dell’istanza fondamentale e decisiva della Sovranità Monetaria e della creazione del denaro dal nulla.

Dresda ricorda l’insegnamento del padre di tutti i signoraggisiti: Giacinto Auriti, insegnamenti ripresi dal suo allievo Beppe Grillo che in Apocalisse Morbida denunciò la truffa del signoraggio bancario. Poteva mancare un richiamo ai problemi della foresta Amazzonica? No. Perché Dresda, attivista tarantino e ricercatore indipendente, divulgatore e scrittore sull’alimentazione naturale. Dresda è infatti fruttariano e la sua candidatura alla Camera ha suscitato l’entusiasmo di fruttariani e signoraggisiti tutti.
 

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