Dalla scatoletta di tonno al tonno: Pippo Callipo candidato M5S-PD in Calabria?

Un accordo del genere farebbe saltare le ambizioni di Dalila Nesci, che vuole presentarsi come candidata M5S in Calabria e ha l'appoggio di Barbara Lezzi in un tripudio di condizionatori che fanno crescere il PIL. E il candidato c'entrerebbe con la mistica M5S, visto che è un imprenditore del tonno

Un interessante retroscena pubblicato da Repubblica e a firma di Tommaso Ciriaco racconta oggi di un incontro tra Nicola Zingaretti e Luigi Di Maio che si sono visti due sere fa in un circolo sportivo sul Lungotevere, per la prima volta da soli. Gli argomenti sono stati i dubbi sulla “fase due” del governo e l’intesa sulle Regionali: se va bene il voto in Umbria, dove i risultati dei sondaggi sono per ora confortanti, allora si va uniti anche in Calabria. Ma prima si è parlato dell’ultimo fantacomplotto di Renzi:



Una voce circola insistente in queste ore: Renzi è tentato di far cadere Conte dopo la manovra per costruire una nuova maggioranza di governo con Movimento, Italia Viva, molti scissionisti provenienti dal Pd e pezzi rilevanti di Forza Italia. La proposta includerebbe per il grillino la poltrona di Palazzo Chigi. Per Di Maio è soltanto fantapolitica. Per Zingaretti, invece, è la scusa per guardarsi negli occhi e capire le intenzioni dell’alleato. Come blindare il patto, allora? Zingaretti propone di proseguire anche in altre Regioni sul modello Umbria, con un candidato civico e una giunta esterna ai partiti. Per sostenere l’azzardo, assicura di avere in mano sondaggi in risalita.



Un accordo del genere farebbe saltare le ambizioni di Dalila Nesci, che vuole presentarsi come candidata M5S in Calabria e ha l’appoggio di Barbara Lezzi in un tripudio di condizionatori che fanno crescere il PIL. E il candidato c’entrerebbe con la mistica M5S, visto che è un imprenditore del tonno:

Con Di Maio, il dem valuta di replicare lo schema innanzitutto in Calabria, dove ci sarebbe già il candidato comune: si tratta di Pippo Callipo, imprenditore del tonno gradito ai cinquestelle e spendibile anche dal Pd. «Prima però ho bisogno di capire come andrà a finire in Umbria – replica Di Maio – Ho già fissato una riunione con i parlamentari calabresi per i giorni successivi a quel voto».



Alcuni di loro fanno resistenza, ma alla fine il leader avrà gioco facile a piegarli. In Campania, invece, con Vincenzo De Luca è impossibile siglare un’alleanza. Mentre in Emilia Romagna la strada è comunque in salita, ma resta uno spiraglio per una possibile intesa, che passerebbe inevitabilmente da un passo indietro di Stefano Bonaccini.

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