“Bella Ciao al mio funerale, voglio prendere posizione anche da morto”, la risposta perfetta di Pif a Laura Pausini

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-09-14

Il conduttore, attore, sceneggiatore e regista usa toni forti e ironici per criticare la scelta della cantautrice

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L’onda lunga delle polemiche dopo la decisione della cantautrice di Faenza di non intonare le parole e cantare sulla note di “Bella Ciao” non accenna a placarsi. C’è chi ha difeso la sua scelta – come, Ça va sans dire, Matteo Salvini e chi ha ricordato alla cantante che quello non è un brano “troppo politico“, ma un inno universale per celebrare l’antifascismo. E uno dei pensieri più sintetici, ma al contempo efficaci, su questo argomento viene offerto da un breve post Facebook pubblicato dall’attore, conduttore e regista Pif (al secolo Pierfrancesco Diliberto) contro Laura Pausini.

Pif contro Laura Pausini per aver rifiutato di cantare “Bella Ciao”

Poche parole, frasi brevi che non intaccano la natura del messaggio che Pif ha voluto inviare alla cantautrice emiliana. Con riferimenti alla storia di “Bella Ciao”, al significato di questo brano definito da Laura Pausini “troppo politico”. E non solo. Perché il post contiene una chiusura ironica per rendere ancor più saldo il concetto:

“Pensare di non cantare ‘Bella Ciao’, per non voler prendere posizione, è una gran minchi*ta.
Quando ti rifiuti di cantarla hai già preso posizione.
P.s.: Al mio funerale cantate “Bella Ciao”. Perché voglio prendere posizione, al riguardo, anche da morto”.

Il non cantare “Bella Ciao”, un brano divisivo solo per chi è nostalgico del ventennio fascista e che racchiude la storia del nostro Paese e di quei cittadini che hanno contribuito a mettere una pietra tombale sul regime mussoliniano, le sue persecuzioni, le deportazioni, le uccisioni basate sull’astruso concetto di “razza” e decise a tavolino. Tutto ciò è contenuto tra le note e le parole di quel brano simbolo della resistenza che ha vinto. Non solo in Italia, ma anche all’interno di altri regimi sconfitti dagli uomini e dalla storia. Una canzone simbolo di libertà. E per questo Pif la vuole anche per il suo funerale. Perché la sua presa di posizione resti tale anche dopo la morte.

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