Come il senatore M5S è diventato il nemico pubblico numero 1 perché ha detto la verità su Salvini e Meloni

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-03-26

Da un’oretta il senatore del MoVimento 5 Stelle Gianluca Perilli è diventato il nemico pubblico numero uno dei sovranisti italiani. La pagina della Lega, che di solito passa la giornata aggregando bufale per sciacallare sul Coronavirus, gli ha dedicato un post con una foto malriuscita che è il modo che utilizzano i leghisti e i bambini di 3 anni per rispondere alle critiche. Ma cosa ha detto di male per farli arrabbiare così?

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Da un’oretta il senatore del MoVimento 5 Stelle Gianluca Perilli è diventato il nemico pubblico numero uno dei sovranisti italiani. La pagina della Lega – Salvini Premier, che di solito passa la giornata aggregando bufale per sciacallare sul Coronavirus, gli ha dedicato un post con una foto malriuscita che è il modo che utilizzano i leghisti e i bambini di 3 anni per rispondere alle critiche. Cosa si è permesso di fare Perilli? Ma nulla di che: è semplicemente intervenuto nell’aula del Senato ricordando come hanno affrontato finora l’emergenza Coronavirus Giorgia Meloni e Matteo Salvini: ovvero postando fregnacce su Facebook e dicendo più o meno tutto e il contrario di tutto a giorni alterni. “Sì responsabilità ma non ipocrisia. Le dichiarazioni fatte qui in Aula non sono corrispondenti a quanto viene detto fuori e in televisione – ha esordito Perilli – FdI dice che è collaborativo e responsabile. Allora chiedo: è responsabile andare in tv come ha fatto Meloni e dire che si è criminali? Per me non è responsabile. E a Salvini: dice non fate da soli. E allora le chiedo: quale aiuto è venuto da lei se non dichiarazioni propagandistiche, come sulla chiusura del Parlamento?”. Perilli si riferiva alla frase di Meloni su Giuseppe Conte criminale e alle idiozie di Salvini sullo stato d’emergenza non dichiarato.

gianluca perilli

“Se si presenta una legge sull’abolizione del pareggio di bilancio mi dovete spiegare perché lo avete approvato”, ha poi ricordato Perilli. E ha aggiunto: “non è credibile contestare la trasparenza, mentre” il governo “ha subito messo su una organizzazione per rispondere a questa emergenza. E c’è chi diceva, senatore Salvini, che bisognava aprire tutto e adesso dice che bisogna chiudere tutto. lei senatore Salvini è un monumento all’incoerenza”.  E anche questo è indiscutibilmente vero. Tutte verità che hanno fatto scoppiare una bagarre a Palazzo Madama e subito è arrivata Elisabetta Casellati in soccorso di Fratelli d’Italia e Lega: “Non è il momento della polemica”, ha detto rivolgendosi a Perilli prima di richiamare lo spettacolo del centrodestra: “Tenete le mascherine e smettete di urlare”.

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Perilli ha avuto il semplice torto di star lì a ricordare cosa hanno fatto Lega e Fratelli d’Italia in questi giorni. “Lei Salvini ha dettato solo delle condizioni, lei ha fatto semplicemente leva su alcune mancanze e non ha minimamente fatto riferimento all’azione di governo. Se il Parlamento sta lavorando e si dice in tv che non lavora non si fa il bene del Paese è una questione di lealtà, di corretta informazione. Non posso non farlo notare”. “Vogliamo parlare di quello che ha dovuto sopportare il presente de Consiglio? Ha tenuto unito il Paese, non ha escluso nessuno ma è stato ricoperto di indebiti insulti. Questo io non posso tacerlo, sarei ipocrita se lo facessi”. E c’è da segnalare che alla fine anche Perilli ha voluto correggere Conte:  “Il ricorso al Mes è sempre da escludersi. Determinerebbe condizioni inaccettabili per l’Italia. Ci siano eurobond nell’ottica della solidarietà ed iscritti nel bilancio europeo”, ha detto. A proporre il ricorso al Mes è stato nei giorni scorsi proprio il presidente del Consiglio.

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