Salvini dice che il governo sottovaluta il Coronavirus. Ma non voleva riaprire tutto a febbraio?

di dipocheparole

Pubblicato il 2020-03-10

Il Capitano: “Temiamo che qualcuno stia sottovalutando la situazione nei territori”. Ma non era lui che chiedeva di “accelerare, riaprire, ripartire”?

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“Finalmente qualcuno ci ha ascoltato. Esco preoccupato, abbiamo portato voci di chi chiede misure drastiche subito, di chiudere tutto subito per ripartire sani. Ma la risposta è stata no. Quindi totale incertezza”. E ancora: “Temiamo che qualcuno stia sottovalutando la situazione nei territori”. Le agenzie di stampa riportano che a pronunciare questo discorso è stato un certo Matteo Salvini, che viene dipinto come segretario della Lega. E sostengono che questo Salvini abbia anche aggiunto: “Se questo virus si propagasse in tutta Italia, ricordo che nel sud non c’è lo stesso sistema sanitario. Quindi non vorremmo tra 10 giorni tornare a a Palazzo Chigi portando di nuovo non il nostro ma il parere dei medici. Meglio chiudere per venti giorni che non capire cosa fare. Il nostro l’abbiamo fatto. Abbiamo la coscienza a posto”.

Ma non può essere così. O meglio: questo Salvini non può essere certo lo stesso Salvini che il 27 febbraio scorso in un video pubblicato sulla pagina facebook della Lega Nord (e che potete ascoltare qui sopra) diceva invece “a nome di Jacopo, Davide, Nadia, Simone, Jodi chiediamo al governo di accelerare, riaprire, aiutare, sostenere. La Lega ha presentato decine di proposte. Accelerare, riaprire, ripartire”. Sì, perché deve essere chiaro che mentre la Regione Lombardia oggi dice di pensare al blocco totale di tutto, per giorni i governatori leghisti hanno giocato tutt’altra partita: Luca Zaia ha chiesto di cancellare le zone rosse e si è opposta al decreto del governo che istituiva la zona arancione.

zaia veneto zona rossa

E sì, si tratta dello stesso Zaia che invece una settimana prima chiedeva la zona rossa per tutto il Veneto.

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