Palù e il no comment su Crisanti che vale più di mille parole

di dipocheparole

Pubblicato il 2020-07-20

Il Gazzettino oggi intervista Giorgio Palù, virologo e docente emerito all’Università di Padova, dopo che l’indice di contagio RT in Veneto è diventato il più alto d’Italia. Il più ascoltato – attualmente – collaboratore di Luca Zaia contesta il metro dell’Istituto Superiore di Sanità e poi risponde per l’ennesima volta ad Andrea Crisanti che aveva …

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Il Gazzettino oggi intervista Giorgio Palù, virologo e docente emerito all’Università di Padova, dopo che l’indice di contagio RT in Veneto è diventato il più alto d’Italia. Il più ascoltato – attualmente – collaboratore di Luca Zaia contesta il metro dell’Istituto Superiore di Sanità e poi risponde per l’ennesima volta ad Andrea Crisanti che aveva chiamato in causa senza nominarlo definendolo sciacallo e zanzarologo in altre occasioni:

«Misurare l’Rt, che corrisponde al tasso di contagiosità del virus, in questa fase non ha valore. Non ha senso soprattutto se le misurazioni si fanno ogni dieci giorni come propone l’Istituto superiore della sanità, è necessario un intervallo di tempo di almeno tre-quattro settimane».

Si può dire che il virus da noi sta sparendo?
«Siamo in fase di discesa e anche i casi degli ultimi giorni non cambiano questa tendenza. Ma il virus non è sparito e non sparirà. Quindi non bisogna abbassare la guardia e lo dico soprattutto ai  giovani che nelle ore serali si ammassano per l’aperitivo. Di sera senza le radiazioni solari, con una temperatura più fresca e soprattutto così vicini, si viene a crea una situazione favorevole al diffondersi dei contagi e quindi molto pericolosa».

Cosa pensa di Andrea Crisanti che si è detto pronto a lasciare il comitato tecnico scientifico della Regione Veneto accusando il governatore Luca Zaia di affidarsi a persone che considerano il virus morto?
«No comment. Su questa vicenda non voglio esprimermi, le affermazione di Crisanti si commentano da sole».

indice di contagio rt veneto
L’indice di contagio RT in Veneto (Corriere del Veneto, 18 luglio 2020)

Nei giorni scorsi Crisanti aveva spiegato che i test rapidi per il Coronavirus pubblicizzati dalla Regione non servono a niente e aveva reso pubblici i messaggi che si era scambiato con Zaia. Poi ha anticipato il suo addio al Cts del Veneto.

Leggi anche: Andrea Crisanti verso l’addio al Comitato Tecnico Scientifico del Veneto (in polemica con Zaia)

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