Opinioni

E Andrea Crisanti fa girare i messaggi che si è scambiato con Zaia

di Mario Neri

Pubblicato il 2020-07-17

Oggi che i rapporti con il presidente della Regione Veneto Luca Zaia non sono più quelli di una volta – e qualcuno nel team del governatore lo definisce “zanzarologo” – Andrea Crisanti decide di divulgare i messaggi su Whatsapp e gli sms che si è scambiato con lui. È successo mercoledì sera durante l’incontro “Coronavirus, i giorni […]

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Oggi che i rapporti con il presidente della Regione Veneto Luca Zaia non sono più quelli di una volta – e qualcuno nel team del governatore lo definisce “zanzarologo”Andrea Crisanti decide di divulgare i messaggi su Whatsapp e gli sms che si è scambiato con lui. È successo mercoledì sera durante l’incontro “Coronavirus, i giorni che hanno sconvolto il Veneto” mentre era ospite della rassegna “Dolo incontra” promossa dal Comune. Della vicenda parla oggi Il Gazzettino:

Nel tentativo di ricucire lo strappo, dopo un titolo di giornale che non rispecchiava l’intervista, a fine maggio Zaia aveva letto in diretta televisiva il messaggino con cui assicurava a Crisanti: «Ho il massimo rispetto per la libertà di ognuno, in particolar modo nei confronti di una persona di scienza come te». Ma l’altro ieri il parassitologo è andato oltre, divulgando ampi stralci delle  conversazioni con i suoi interlocutori. Ecco ad esempio i dialoghi con le collaboratrici Lucia Rossi ed Elisa Franchin, che nelle convulse giornate di fine febbraio stavano seguendo le prime analisi, mentre Crisanti ritornava precipitosamente dall’Australia («Dobbiamo capire cosa sta succedendo, tra un’ora sono a Doha»).

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Ma ecco, appunto, anche i botta e risposta con il governatore a inizio marzo, quando Crisanti magnificava la gestione di Vo’ decisa dalla Regione («È un successo senza precedenti, un modello che può essere esportato a tutti i focolai senza necessariamente chiudere tutto») e Zaia rispondeva con la freccina della soddisfazione («Top»).

Proprio l’altroieri lo stesso Crisanti aveva fatto sapere che i test rapidi per il Coronavirus pubblicizzati dalla Regione non servono a niente.

Leggi anche: I test rapidi per il Coronavirus di Zaia non servono a niente

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