Top e flop: le pagelle della seconda serata di Sanremo 2022 di Iacopo Melio

di Iacopo Melio

Pubblicato il 2022-02-03

Tutto, ma proprio tutto quello che c’è da votare nella seconda serata di Sanremo 2022: le pagelle

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Seconda serata della 72° edizione del Festivàl. Stavolta andiamo dritti alle pagelle (poco tecniche e molto social) delle restanti tredici esibizioni, subito dopo una giusta standing ovation per la bravissima, elegante, iconica Monica Vitti…

SANGIOVANNI = Si presenta in camicia da notte e pigiama, con il taglio di Madame e una canzone Sangiovannese, nulla di più nulla di meno, ma d’altronde, a diciannove anni, cosa avrebbe potuto fare più di essere lì e conquistarsi, di sicuro, i primi posti nelle classifiche fra una settimana? Ah, già, far rosicare chi non lo ha preso al FantaSanremo. [VOTO 7-]

TRUPPI = Su Giovanni avevo puntato tutto, e invece pare Marco Montemagno in canotta da spiaggia con chitarra annessa, mentre canta come Giorgio Faletti una storia che suona “Grazie, Graziella e…”. Troppo alto. [VOTO 4,5 con dispiacere]

LE VIBRAZIONI = La bruttezza della canzone unita all’ansia esasperante da terza esibizione ci porta, a questo punto, a un unico pensiero: DOVE DIAMINE È BEPPE VESSICCHIO??? [VOTO 2 stecche incluse]

Primo momento di Checco Zalone = Dal primo secondo sta sul filo del rasoio, come previsto, sottolineando il dislivello sociale tra tribune e platea dell’Ariston, nel frattempo si impennano i commenti indignati sui social di chi non sa cogliere l’intelligente ironia di Luca, con la quale avanza giuste idee inclusive perculando gli omofobi e i pregiudizi che li attanagliano: l’ennesima dimostrazione che il problema, spesso, non è del comico ma dei bigotti con la coda di paglia che gli stereotipi li hanno come paraocchi. Noialtri invece si ride, alla faccia di Pio e Amedeo che hanno tutto da imparare. [VOTO 8]

Momento Laura Pausini = Nemmeno la sua genuina simpatia riesce a compensare una lenta e trascinata promozione del suo film. Meglio con Mika e Cattelan, ma i minuti d’anticipo guadagnati nella prima serata vengono recuperati, con gli interessi, da questo tempo più che morto, fossilizzato. [VOTO ne facevamo volentieri a meno]

EMMA = “Dirige l’orchestra la maestra Francesca Michielin”. Posso votare lei? No? Non posso proprio? Uffa. Comunque bella la sintonia tra loro due, e la commozione alla fine di una canzone che indossa bene. [VOTO 7+]

MATTEO ROMANO = Un ragazzetto dall’aria tanto educata e pulita, che ha già vinto il suo Sanremo quando ha dichiarato di essere felice per essere stato scelto in tantissime squadre al FantaSanremo, seppur consapevole che il motivo era il suo basso costo. La tenerezza! [VOTO 6 di buona fortuna]

IVA ZANICCHI = La storia della musica italiana, arriva e fa ciò che le pare sul palco, e soprattutto quando canta l’amore vero, intonata come la sua prima volta, si capisce cosa dice (finalmente!). Come se non bastasse, ci fa godere tutti quanti collezionando quasi più punti al FantaSanremo dei giovani smart, altro che boomer! [VOTO 8 convinto]

Torna Zalone, ma il tentativo di evidenziare l’ipocrisia dei trapper che millantano un passato e una vita tutt’altro che difficile, non è riuscito. Stavolta l’esibizione è forzata, stirata, e quando tutto finisce si percepisce quasi un sospiro di sollievo temendo il passo falso. [VOTO rimandato al prossimo appello]

DITONELLAPIAGA E DONATELLA RETTORE = Crudelia Demon che non si vota al 101 ma ci vuole forse spiegare come fare ad essere su di giri dopo gli anni che passano, mandando tra l’altro a quel paese mezzo clero. Chissà se la chimica è la serotonina… [VOTO 5]

ELISA = È tornata dopo ventuno anni, con la stessa delicatezza e le stesse identiche emozioni. È tornata con la sua voce leggerissima, non come ospite ma forse per vincere. Di nuovo. Forse. [VOTO 9,5]

FABRIZIO MORO = E anche quest’anno abbiamo la canzone della prossima scelta del Trono, di quando dopo dieci minuti di parole e di sospiri e di lacrime e di “ma” “però” “boh” “no” poi alla fine “sei tu” e allora la Queen Mary da Canale5 fa cadere i petali rossi e i due si abbracciano e si baciano e si amano tanto per tutto il tempo di qualche copertina su “Chi” e “Gente”. Anche se, alla fine, cambi le parole ma la musica è sempre la stessa, Fabri’, ma finché ti dura ci vai bene anche così. [VOTO 7,5]

Torna Zalone per, purtroppo ma comprensibilmente, dover bilanciare la prima bomba con del populismo un po’ scontato contro i virologi-star. Gliela passiamo? Mèh, gliela passiamo. [VOTO è bravo ma non si applica]

Un’Orietta Berti costantemente sorridente nonostante le impalcature degli abiti sempre più ingombranti, stavolta in stile Titanic, presenta con Rovazzi un Ermal Meta che è una garanzia. Così garanzia che non sembra nemmeno di essere a Sanremo, senza colpi di scena, inciampi o parole strane. [VOTO volevamo pure il bis]

TANANAI = Ti prego, baby, torna da lui, così è meno “occasionale” e si trova qualcosa da fare. [VOTO 3]

IRAMA = Lo hanno scongelato dall’anno scorso ma pare ripescato dal mare: cambia il look ma conserva la stessa attitudine insopportabile. La canzone però funziona, non c’è niente da dire e alzo le mani in segno di resa. [VOTO 8,5]

AKA 7EVEN = La versione “Shein”, fast fashion, di un Justin Bieber che funziona benissimo per intercettare lo stesso rassicurante pubblico, cresciuto a pane, talent e firmacopie nei centri commerciali. Mi sento incredibilmente anziano. [VOTO 6 generoso]

HIGHSNOB E HU = Praticamente i Coma_Cose dell’anno scorso, senza però amarsi veramente. Mi spiace moltissimo, ma avete toccato la coppia sbagliata a quello sbagliato. [VOTO un po’ 5 un po’ 6 ma che manco è un 5,5 quindi boh fate voi]

AMADEUS = La mancanza di Fiorello si fa indubbiamente sentire, rimane comunque un’ottima spalla per “contenere” Checco Zalone e per supportare Lorena che, con tutta la buona volontà del caso, dà comunque la percezione di essere un po’ un pesce fuor d’acqua. Sprint finale per chiudere entro la mezzanotte le esibizioni, e anche stavolta fa la magia finendo la puntata addirittura con 20 minuti di anticipo. [VOTO 8,5]

LORENA CESARINI = Costretta a fare una presentazione con tanto di titolo di studio sbandierato, per certificare la sua validità contro la stupidità dei razzisti. Emozionantissima, dolcissima, brava e bella… Speriamo solo che la sua genuina ansia non sia risultata pesante, sortendo l’effetto contrario per la lunghezza di questo spazio: a noi, comunque, non interessa, perché di questo c’era un gran bisogno. Grazie Lorena, hai fatto rumore pur stando sottovoce. [VOTO 9]

IL MIGLIOR OUTFIT: Ci piace finalmente un vestito ed è quello di Emma Marrone (lei bellissima come sempre)

LA MIGLIORE ESIBIZIONE: Quella della Rettore, nonostante tutto, si mangia il palco e gliene va dato atto.

MENZIONE SPECIALE alla Maestra Francesca Michielin che, da brava femminista (che poi basterebbe un minimo di senso della parità, trasversale), dopo aver diretto l’esibizione di Emma Marrone cede i suoi fiori anche quest’anno a un uomo, il primo violino dell’orchestra, ricordando che “siamo sante e puttane” ma soprattutto che il patriarcato ha rotto.
LE TRE FOTO MIGLIORI:

pagelle seconda serata sanremo 2022

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