Nuccio Altieri: un leghista alla conquista della Puglia?

di Antonio Murzio

Pubblicato il 2020-05-25

La sua candidatura è stata ufficializzata nei giorni scorsi dal segretario regionale del Carroccio Luigi D’Eramo. Ma la Meloni aveva già indicato Raffaele Fitto. E adesso?

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Ci sarà un candidato presidente della Lega alle prossime elezioni regionali in Puglia: è Nuccio Altieri, ex parlamentare del Pdl, la sua candidatura è stata ufficializzata nei giorni scorsi dal segretario regionale del Carroccio Luigi D’Eramo.

Il centrodestra in Puglia va alla guerra

Ma c’è un “piccolo” problema che agita le acque del centrodestra: il candidato unitario, che toccava indicare a Fratelli d’Italia, era già stato individuato nell’europarlamentare ed ex governatore della Regione (nei primi anni Duemila) Raffaele Fitto. Nato democristiano (come il padre, a sua volta presidente della Puglia), transitato poi in Forza Italia (nel momento del suo maggior fulgore politico, Silvio Berlusconi lo definì “la mia protesi”, indicandolo come un probabile suo successore alla guida degli azzurri), passato poi ai Conservatori e liberali e infine approdato alla corte di Giorgia Meloni, che lo ha portato a Bruxelles sotto il simbolo di Fratelli d’Italia, Fitto, stando, agli accordi tra le tre anime del centrodestra, avrebbe dovuto essere lo sfidante del governatore uscente Michele Emiliano.

Raffaele Fitto e Michele Emiliano
Raffaele Fitto e Michele Emiliano

Una sfida difficile, dato che la gestione dell’emergenza Coronavirus, ha fatto schizzare verso l’alto il gradimento dell’esponente dem, che premeva per la tornata elettorale in estate, senza ulteriori rinvii, per capitalizzare l’accresciuto consenso anche nelle urne. E Fitto, i pugliesi non lo dimenticano, è il presidente che con il suo piano di riordino ospedaliero  di inizi anni Duemila, ha portato alla chiusura di numerosi ospedali, una carenza di presidi territoriali che in fase di emergenza coronavirus si è notata.

Salvini vuole una regione del Sud per affermare una strategia di Lega Nazionale

Come mai allora Salvini ha scelto di sparigliare le carte con un candidato della Lega? L’ipotesi più accreditata è che nei piani del Capitano almeno una regione del Sud debba essere a guida Carroccio: dando per scontato che in Campania la spunterà Stefano Caldoroa Matteo Salvini non resta che la Puglia, unica regione più in bilico per affermare la sua strategia di Lega nazionale. Basilicata e Calabria hanno governatori di Forza Italia e la Sicilia è nelle mani dell’ex missino Nello Musimeci). E la Puglia, lo sorso anno, ha regalato grandi soddisfazioni a Salvini: alle europee la Lega è risultato il secondo partito col 25 percento dei voti subito dopo i Cinque stelle, imponendosi addirittura nelle province di Brindisi e Lecce. Ecco allora spuntare la candidatura di Altieri, contestata tra l’altro anche da un suo collega di partito, l’europarlamentare Andrea Caroppo, ex segretario della Lega in Puglia. Che Altieri liquida con la storiella della volpe e l’uva durante una intervista rilasciata al direttore di Radionorba News, Maurizio Angelillo:

https://www.facebook.com/RadionorbaNews/videos/934871900285604/

Nuccio (all’anagrafe Trifone) Alfieri è attualmente in quota Lega alla guida di Invimit, la struttura del Ministero dell’Economia che ha come missione la dismissione di ampie quote del patrimonio immobiliare dello Stato. La sua avventura politica con Forza Italia  lo ha portato fino alla vicepresidenza della provincia di Bari, con le deleghe a cultura, turismo e sport. Socio di una azienda attiva nella produzione e commercializzazione di funghi coltivati, nel 2013 arriva alla Camera, eletto nelle liste del Popolo della libertà, per trasmigrare poi dopo appena un anno nella compagine “Direzione Italia” proprio  di Raffaele Fitto. Una solida carriera da centrista, da cui però si stacca sul finire della scorsa legislatura per aderire alla Lega.

Giorgia Meloni, Raffaele Fitto, Matteo Salvini
Giorgia Meloni, Raffaele Fitto, Matteo Salvini

Intanto in una intervista del 6 febbraio scorso, Luigi D’Eramo, segretario del Carroccio in Puglia, vaticinava: “L’unità del centro destra è il valore assoluto e non discutibile per vincere la sfida elettorale anche in Puglia. La storia racconta di tre sconfitte nelle ultime tre campagne elettorali proprio perché il centro destra si era presentato diviso. Per questo la parola d’ordine nella coalizione è unità”.

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