L’incredibile mozione di sfiducia della Lega per Gualtieri sul MES

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-04-24

Il Carroccio annuncia un atto contro il ministro dell’Economia. Che però non ha attivato né sostenuto il MES. Per il semplice fatto che per farlo ci vuole un voto del parlamento

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“La Lega già oggi depositerà alla Camera e al Senato una mozione di sfiducia al ministro Gualtieri“, ha annunciato in Aula alla Camera Massimo Garavaglia, al termine delle dichiarazioni di voto sul Cura Italia sul quale la Lega voterà “no”. I capigruppo della Lega Massimiliano Romeo e Riccardo Molinari dettagliano meglio i contenuti dell’atto: “Sostenere e appoggiare il Mes senza aver consultato le Camere è un atto contro la legge, contro il Parlamento, un crimine contro l’Italia, contro l’interesse nazionale, contro il futuro dei nostri figli”.

L’incredibile mozione di sfiducia della Lega per Gualteri sul MES

C’è un dettaglio in tutto questo: Gualtieri non ha sostenuto né appoggiato il MES. Di più: il ministro dell’Economia di per sé non può né sostenere né appoggiare il MES (ma cosa vuol dire?) perché per attivarlo – sarà la centesima volta che tocca scriverlo – ci vuole un memorandum of understanding e un voto del Parlamento. Eppure la Lega della realtà se ne frega: “Denunciamo questo governo per aver condotto trattative in Europa senza la legittimazione del Parlamento – proseguono – per avere, di fatto, già accettato come strumento il Mes: mettere a rischio il futuro del Paese, la nostra economia non può passare sotto silenzio. Visto che il governo ha impedito un legittimo voto in Parlamento, ogni singolo parlamentare si assuma ora la responsabilità di avallare le scelte compiute personalmente dal ministro Gualtieri decidendo se debba restare o meno al suo posto. Noi chiediamo la sfiducia per Gualtieri per aver tradito gli italiani e il Parlamento”. Subito dopo l’eurogruppo di due settimana fa il deputato della Lega Claudio Borghi aveva risposto su Twitter al Papa dicendo che “stasera abbiamo visto benissimo dov’è giusta, all’Eurogruppo”. Dove c’era Gualtieri e dove in effetti il documento finale non prevede la mutualizzazione del debito e definisce la possibilità di ricorrere al MES (o ESM, European Stability Mechanism) anche per l’Italia.

giuseppe conte giuda

Nell’accordo finale di due settimane fa si spiegava che mentre per le spese sanitarie sarà possibile accedere ai fondi del MES senza condizionalità, per quelle economiche e derivate dall’emergenza si seguirà il trattato d’origine del MES, quello firmato nel 2011 dal governo Berlusconi con la Lega e Giorgia Meloni ministra.

mes giuseppe conte unione europea

Ma la decisione della Lega è più comprensibile se si guarda a quello che ha fatto oggi Fratelli d’Italia con un ordine del giorno contro il MES che è stato respinto. La Lega sta soltanto cercando di imitare Fratelli d’Italia. E già questo dovrebbe farci capire che la situazione è disperata, ma non seria.

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