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Michele Emiliano non rinnova l’iscrizione al Partito Democratico
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2018-12-03
La decisione è presa “in ossequio alla sentenza della Corte Costituzionale”. Molte le polemiche nei suoi confronti per la vicinanza al M5S
Il governatore della Puglia, Michele Emiliano ha deciso di non rinnovare l’iscrizione al Pd, “in ossequio alla recente sentenza della Consulta in materia”. Lo ha comunicato egli stesso al circolo PD Murat San Nicola, in merito al rinnovo annuale della tessera del partito. “Per ragioni legate al mio ruolo di magistrato, sia pure in aspettativa per mandato elettorale, devo comunicare – dice – la mia decisione, dolorosa ma inevitabile, di non rinnovare l’iscrizione al PD”.
Michele Emiliano non rinnova l’iscrizione al Partito Democratico
Emiliano in questi anni si è scontrato più e più volte con i vertici del partito e i governi a guida del centrosinistra e negli anni ha sempre spinto per una politica di apertura nei confronti del MoVimento 5 Stelle. Francesco Boccia, a lui vicino, si è candidato alle primarie per il segretario su una piattaforma politica di apertura ai grillini. “Continuerò a supportare il Pd in ogni modo in cui mi venga richiesto e continuerò a frequentare il mio circolo ed ogni istanza di partito alla quale riterrò di intervenire. Vi è infatti che il mio ruolo di capo politico della coalizione di centrosinistra della Regione Puglia è per me coessenziale alla mia militanza nel PD al quale sarò sempre legato”, dice oggi il governatore della Puglia. A esultare per la notizia oggi è Carlo Calenda:
Lo stesso Emiliano era stato oggetto di una petizione per chiedere la sua espulsione dal PD. Negli ultimi mesi si è scontrato furiosamente con la ministra per il Sud Barbara Lezzi a causa del TAP. Di recente, con una giravolta da applausi, ha chiesto un decreto d’urgenza per l’abbattimento degli ulivi affetti da Xylella.