Matteo Salvini su TikTok è un successone: lo odiano tutti

di dipocheparole

Pubblicato il 2019-11-17

Matteo Salvini è sbarcato su TikTok per acchiappare i giovanissimi, che sembrano piuttosto impermeabili all’attuale messaggio della Lega. Ma per adesso l’utenza non sembra entusiasta: i video del Capitano sul suo account ufficiale sono pieni di commenti che lo sfottono.   C’è chi gli fa notare che potrebbe dedicare il suo tempo andando a Venezia …

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Matteo Salvini è sbarcato su TikTok per acchiappare i giovanissimi, che sembrano piuttosto impermeabili all’attuale messaggio della Lega. Ma per adesso l’utenza non sembra entusiasta: i video del Capitano sul suo account ufficiale sono pieni di commenti che lo sfottono.


 

C’è chi gli fa notare che potrebbe dedicare il suo tempo andando a Venezia (ma lui ci è già passato per farsi un selfie)…

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E chi gli fa notare che forse si sta autoperculando…salvini tiktok 2

Chi si augura che si butti…

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E chi gli dice “Tutto pur di non lavorare, eh?”salvini tiktok 4 salvini tiktok 5

Salvini è andato su TikTok perché vuole “colonizzare” uno spazio in vista di futuri ed eventuali sviluppi o dietro c’è una strategia più complessa? Al momento il social cinese di proprietà di ByteDance è frequentato prevalentemente da ragazzini e da minorenni. E il core-business del social network non è la comunicazione politica ma per farsi due risate. Nei commenti ai post del Segretario della Lega c’è chi lo sfotte, chi si lamenta per l’arrivo della politica su TikTok e chi spera in una svolta: «se inizia a fare balletti a cadenza settimanale allora giuro che appena ne avrò l’età voterò per te e per la lega. Non importa lo schifo che porterà». Nel frattempo è sempre più evidente che quel politico che si lamenta spesso di quelli che strumentalizzano i bambini (ma poi fa salire la bambina “rubata” dai servizi sociali sul palco di Pontida) e la cui ex compagna rivolge accorati appelli ai giornalisti affinché lascino stare sua figlia Mirta sta puntando sui giovanissimi. Se ne era accorto già Giorgio Mottola di Report nella sua inchiesta sulla Fabbrica della paura. Il giornalista del programma di Sigfrido Ranucci aveva scoperto che quando Salvini doveva sponsorizzare certi contenuti lo faceva rivolgendosi ad un audience composta anche da giovanissimi.

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